Introduzione
L’adozione del Bilanciamento Quantitativo (QB) nell’Unione Europea richiede un’attenta valutazione degli aspetti giuridici e normativi, con particolare attenzione alla compatibilità con i Trattati UE, la normativa bancaria e le direttive sulla stabilità finanziaria. Questo approfondimento esamina le principali sfide istituzionali, le modifiche legislative necessarie e le strategie di advocacy per favorire l’implementazione del QB in ambito europeo.
Quadro normativo europeo: principi e vincoli
Trattati UE
Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE): Stabilisce i principi di libera circolazione dei capitali, concorrenza e stabilità dei prezzi (artt. 119-127).
Ruolo della BCE: La Banca Centrale Europea detiene il monopolio della politica monetaria per l’Eurozona, inclusa la definizione e l’attuazione della politica monetaria unica.
Divieto di finanziamento monetario: L’art. 123 TFUE vieta il finanziamento diretto degli Stati membri da parte delle banche centrali.
Normativa bancaria e direttive UE
Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR): Definiscono requisiti prudenziali per le banche, inclusi i criteri di contabilizzazione dei depositi e la gestione dei rischi.
Direttiva 2014/59/UE (BRRD): Regola la risoluzione delle crisi bancarie, introducendo principi di segregazione e tutela dei depositanti.
Direttiva 2014/49/UE (DGSD): Stabilisce i sistemi di garanzia dei depositi fino a 100.000 euro per depositante.
Modifiche normative necessarie per il QB
1. Riclassificazione giuridica dei depositi bancari
Dal punto di vista UE, i depositi sono attualmente considerati passività delle banche. Il QB richiede che vengano riclassificati come debiti verso la Tesoreria dello Stato.
Implicazioni:
Necessità di modificare la normativa nazionale e armonizzare le definizioni a livello UE.
Possibile revisione delle direttive BRRD e DGSD per includere la nuova natura giuridica dei depositi.
2. Compatibilità con il divieto di finanziamento monetario
Il QB deve essere strutturato in modo da non violare l’art. 123 TFUE, cioè evitando che la riclassificazione dei depositi sia interpretata come finanziamento diretto dello Stato da parte delle banche centrali.
Soluzioni possibili:
Prevedere che la Tesoreria sia destinataria del signoraggio solo come contabilizzazione e non come trasferimento di liquidità.
Introdurre meccanismi di compensazione trasparenti e tracciabili.
3. Adeguamento dei requisiti prudenziali e di vigilanza
La riclassificazione dei depositi impatta sugli indicatori patrimoniali delle banche (CET1, leverage ratio).
Occorre aggiornare i regolamenti CRR/CRD IV per riflettere la nuova struttura delle passività bancarie e garantire la stabilità del sistema.
4. Segregazione e tutela dei depositanti
Il QB rafforza la segregazione dei fondi dei clienti, in linea con gli obiettivi della BRRD e della DGSD.
Potrebbero essere necessari ulteriori chiarimenti normativi su:
Modalità di segregazione contabile e operativa.
Responsabilità delle banche come custodi e non proprietari dei fondi.
Sfide istituzionali e strategie di advocacy
Sfide principali
Coordinamento multilivello: Richiesta la collaborazione tra istituzioni UE (Commissione, BCE, EBA) e Stati membri.
Resistenze del settore bancario: Le banche potrebbero opporsi a una riforma che riduce la loro autonomia sulla creazione monetaria.
Uniformità di recepimento: Diversi ordinamenti nazionali potrebbero recepire le modifiche in modo eterogeneo, creando rischi di arbitraggio regolamentare.
Strategie di advocacy
Dialogo con le istituzioni UE: Promuovere tavoli tecnici con Commissione Europea, BCE ed EBA per illustrare i benefici del QB e proporre sperimentazioni pilota.
Coinvolgimento della società civile: Avviare campagne informative per aumentare la consapevolezza pubblica sui vantaggi della riforma.
Sviluppo di best practice: Presentare casi studio e analisi d’impatto per dimostrare la fattibilità giuridica e i benefici sistemici del QB.
Proposte legislative graduali: Introdurre il QB in modo progressivo, partendo da progetti pilota in alcuni Stati membri o settori bancari specifici.
Tabella di sintesi: Compatibilità e modifiche richieste
Area normativa | Stato attuale UE | Modifica richiesta per QB | Compatibilità |
Definizione depositi | Passività banche | Debiti verso Tesoreria | Parziale |
Finanziamento monetario | Divieto art. 123 TFUE | Contabilizzazione signoraggio | Da verificare |
Requisiti patrimoniali | Basati su CRR/CRD IV | Aggiornamento per nuova struttura | Richiesto |
Segregazione fondi | Prevista da BRRD/DGSD | Rafforzamento e chiarimenti | Sì |
In sintesi
L’adozione del Bilanciamento Quantitativo nell’Unione Europea è giuridicamente complessa ma potenzialmente compatibile con i principi e le direttive esistenti, a condizione di apportare modifiche mirate e di garantire un coordinamento istituzionale efficace. Le principali sfide riguardano la riclassificazione dei depositi, il rispetto del divieto di finanziamento monetario e l’aggiornamento dei requisiti prudenziali. Strategie di advocacy mirate e un approccio graduale possono facilitare il percorso di riforma, rafforzando la trasparenza e la resilienza del sistema finanziario europeo.
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