Il ragioniere generale dello Stato, Dott. Daniele Franco |
Al Ragioniere Generale dello Stato Dott. Daniele Franco
e p.c. Ispettore Generale Capo dott. Gianfranco Tanzi
e p.c. On. Alessio Villarosa
12 marzo 2017
Carmelo Barbagallo così rispondeva alla domanda posta in
Commissioni Finanze riunite della Camera e Senato (vedere allegato per testo completo):
(...) "Circa la possibile introduzione di una nuova imposta sulla creazione di depositi (che rappresentano la quasi totalità del denaro bancario), è probabile che i maggiori costi determinati dall’imposta, pur se formalmente in capo al sistema bancario, sarebbero comunque traslati sui clienti delle banche, per esempio sui costi di apertura di conto corrente. (...)
Poiché
devo tenere a breve un corso di contabilità forense sulla creazione di
denaro, vorrei che mi confermaste, o smentiste, quanto segue:
A - La creazione di denaro e depositi in euro da parte delle banche commerciali non è attualmente tassata;
B - Per poterla tassare, occorrerebbe una nuova imposta;
ovvero che:
C
- La creazione di denaro non costituisce un profitto per chi lo crea,
né una fonte di reddito (novella ricchezza) di per sé, quindi è
esentasse;
oppure:
D - Siamo/non
siamo al corrente del fatto che le banche creino denaro che, dal 1971,
non necessita di contropartita, essendo "fiat".
La
ringrazio per la collaborazione e non esiterò a citare la Vostra
pregiata risposta che spero di ottenere al più presto, ringraziandoVi
anzitempo per la disponibilità.
Cordiali saluti,
Marco SABApresidente IASSEM
Istituto di Alti Studi sulla Sovranità Economica e Monetaria
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