sabato 27 ottobre 2018

Corte UE: rigettata istanza di segretazione EURIBOR

La giustizia europea nega a Crédit Agricole e JPMorgan la riservatezza richiesta nel caso dell'Euribor 

Pubblicato il 25/10/2018 6:48:43 PM
https://www.europapress.es/economia/noticia-justicia-europea-niega-credit-agricole-jpmorgan-confidencialidad-pedian-caso-euribor-20181025184843.html 
BRUXELLES, 25 ottobre (EUROPA PRESS) -

Il Presidente del Tribunale dell'Unione europea (TUE) ha rifiutato Giovedi alle banche Crédit Agricole e JPMorgan Chase la riservatezza, sostenendo la decisione della Commissione europea, che ha imposto una multa non pubblica per la partecipazione a un accordo illegale per manipolare l'Euribor.Il 7 dicembre 2016, Bruxelles ha multato queste due entità e HSBC per 485 milioni di euro per aver partecipato a un cartello che ha influenzato i prezzi dei prodotti derivati ​​dei tassi di interesse di riferimento come l'Euribor.Crédit Agricole e JPMorgan hanno impugnato questa decisione alla Corte di giustizia europea e il caso è ancora in corso. Ma hanno anche iniziato conversazioni con l'esecutivo della comunità su informazioni riservate che non dovrebbero apparire nei documenti che sono stati resi pubblici. Le banche hanno sostenuto che l'intera descrizione del loro comportamento dovrebbe essere nascosta e anche che la Commissione dovrebbe rinunciare alla pubblicazione della decisione.

 Bruxelles, tuttavia, ha respinto le richieste di entrambe le entità, che hanno successivamente presentato ricorso dinanzi al Tribunale dell'Unione europea. Nei suoi scritti pubblicati questo giovedì, il presidente di questa Corte respinge anche due richieste di misure provvisorie.
 In particolare, egli dice "non merita alcuna protezione speciale l'interesse di una società multata dalla Commissione per le violazioni del diritto della concorrenza a non divulgare al pubblico i dettagli del comportamento illecito di cui è accusata."Inoltre sottolinea che, a prima vista, "non sembra valido" l'argomento delle banche in base al quale la presunzione di innocenza preclude qualsiasi pubblicazione di una decisione che dichiara l'esistenza di una violazione o di nascondere per forza la descrizione del comportamento offensivo.

Di conseguenza, il presidente del Tribunale conclude che le richieste di riservatezza presentate dalle banche "sono prive di elementi di prova prima facie" e respinge le richieste di misure provvisorie.

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