sabato 30 aprile 2022

Da Omar Monzeglio: ordinanza molto importante

Pubblico un'ordinanza MOLTO IMPORTANTE. 
 
La storia: decreto ingiuntivo non opposto e passato in giudicato per la consegna di una ventina di punti di elenchi di documenti tutti specificatamente individuati. La Banca oppone il precetto in altro tribunale, e sostenendo che è solo lì che terrebbero solo due o tre cosine rispetto alla mole importante di documenti richiesti: gli altri? Inesistenti a loro detta e/o improducibili. Alla comparsa di costituzione e risposta, inserisco tutte le argomentazioni tecniche per spiegare che quello che si chiede esiste e, soprattutto, si può, e si deve, produrre. Il Giudice, con l'ordinanza che si allega, scioglie la riserva DOPO 6 MESI, accogliendo parzialmente il precetto. Cosa nega dell'elenco il Giudice: l'indicazione dei metodi di calcolo, richiesti in uno dei punti, ma che si sorvola, visto che accoglie il punto in cui si chiede di indicare tutte le formule di matematica finanziaria, con successivo inserimento dei coefficienti di calcolo, svolgimento dei calcoli in chiaro, per verificare la correttezza delle rate del mutuo processate. Gli altri punti richiamati dal Giudice sono rigettati in loro parte, perché si nega la necessità di una certificazione di alcuni documenti, poiché se già consegnati dalla banca in esecuzione mobiliare, l'ulteriore certificazione espressa sarebbe un obbligo di fare già sorpassato. 
 
Sullo IAS/IFRS, l'Ill.mo Giudicante ha commesso un errore marchiano, poiché il "solo" era riferito alle parti e non alle scritture, in quanto non esistono scritture contabili bancarie in parte non conformi allo IAS/IFRS. Da qui il Giudice, ipotizzandone due di diversa natura, non concede la richiesta dichiarazione di conformità perché diventerebbe soggettivo stabilire quelle che le sarebbero da quelle che non le sarebbero. Ma non è così. Infine, altro errore marchiano del Giudice: ha confuso l'eletto domicilio legale del ricorrente all'esecuzione come eletto domicilio dove si sarebbe voluta eseguire l'obbligazione ex art. 1182 c.c. che non è quella del foro di questo Giudicante.
 
Tra una serie infinita di documenti di tutti i punti inclusi nei punti dell'elenco confermati, spicca quella riguardo le registrazioni storiche informatiche delle trasmissioni telematiche del parametro embedded (Euribor), riconoscendo, correttamente, che un dato elettronico e/o informatico DEVE trovare espressione in formato documento, e guai se così non fosse!
 
Si procederà, dunque, a esecuzione forzosa anche nella sede legale della Banca, oltre che nella sua filiale dove già sta avvenendo, e, in più, con la causa di merito, avrò modo di mettere bene in chiaro al Giudice, passo passo, quanto grave è stata la presa di posizione dell'intermediario. Appare a chi scrive che il Giudice avrebbe letto con molta attenzione tutto il mio corposo lavoro presentatogli per spiegare cosa si sia chiesto e, soprattutto, il perché la banca DEVE avere tutto questo armamentario. Non ricordo un precedente del genere. 
 
In pratica ho già ottenuto un'ordinanza che conferma che ciò che chiedo la banca lo deve produrre e consegnare, e, ancor più, mostrare come calcola le rate, e le registrazioni dei parametri coi quali ancora l'importo variabile dei finanziamenti.
Grazie all'avvocato e al cliente.
 
CHIEDO DI FAR GIRARE QUESTO PROVVEDIMENTO PERCHE' DISTRUGGE, UNA VOLTA E PER SEMPRE, LA RIDICOLA TESI CHE GLI ESTRATTI CONTO CORRENTE SERVANO A QUALCOSA E, SOPRATTUTTO, PER VEDERE DA DOVE ARRIVANO I SOLDI CHE PRESTA UNA BANCA, DOVE VANNO A FINIRE QUELLI CHE PRENDE, COME CALCOLA LE RATE, COME LE REGISTRA, E COME APPLICA I PARAMETRI PER I MUTUI A TASSO VARIABILE.
Direi eccellente, no?
 
 

 


 


 

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