Penso che il problema sia trovare una definizione significativa del signoraggio. L'attuale definizione congegnata dai banchieri centrali è assurda. Prendi il caso di un contraffattore. I contraffattori sono noti per vendere banconote false per una porzione del valore nominale. Dìciamo il 10%. Seguendo la definizione della banca centrale di signoraggio, il contraffattore perde il 90% sull'affare. Anche se il contraffattore vende le banconote alla pari, seguendo la definizione di signoraggio dei banchieri, non guadagna NESSUN profitto. L'unico modo per guadagnare un po 'di profitto (signoraggio) sarebbe se il contraffattore prestasse le banconote false a interessi! Solo allora, secondo la narrativa dei banchieri centrali, si può affermare che l'interesse ricevuto è il suo profitto nel business. Il pubblico è ingannato da questa storia del banchiere che guadagna solo dagli interessi ricevuti sui prestiti e non dalla creazione del capitale. Non è un problema di economia, è psichiatrico: fino a quando il pubblico crederà a questa assurda narrativa? I contraffattori, ovviamente, non sono filantropi: il loro guadagno è la differenza dai costi di fabbricazione del denaro e di ciò che ricevono in cambio del valore nominale integrale del denaro. Lo stesso vale per il denaro digitale: seguendo la narrativa dei banchieri, non ci sarebbe nessun miliardario nell'industria della valuta virtuale ! Perché ? Perché non prestano alcuna valuta a interesse! Vendono solo la valuta in cambio di moneta legale ...
Infatti:
"Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione."
- e ora, triplo salto mortale con piroetta: -
"Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote." - Banca d'Italia
https://www.bancaditalia.it/compiti/emissione-euro/signoraggio/index.html
Quindi, in sostanza, un falsario guadagnerebbe solo se accoppiasse alla sua attività principale anche quella dell'usuraio il quale, tolte le sue "spese d'esercizio" dai soli interessi percepiti, rendesse la differenza allo Stato... Le attività fruttifere o finanziarie ottenute in cambio non rappresenterebbero un guadagno in conto capitale...
Da qui a rubarsi tutto l'oro il passo è stato breve.
Analoga descrizione qui:
"La banca, la moneta e l'usura - La
costituzione tradita", del già procuratore generale Bruno Tarquini, ed.
Controcorrenter, 2010 - pagg.40-42
https://www.amazon.it/banca-Ovviamente il CENSIS, invece, ci spiega che i pazzi siamo noi:
Nessun commento:
Posta un commento