Il Piano: Moneta Parallela e Riforma Economica
di Marco Saba, CISM, 26 marzo 2025
Il Primo Tempo del Quantitative Balancing lo abbiamo già visto: rettifica dell'art. 1834 c.c. e rettifiche contabili con riconoscimento del signoraggio bancario (Solving the Conundrum of Banks' Cash Flow Statements: A Quantitative Balancing Approach). L'Italia si trova con un debito pubblico ridotto ad un terzo -- mille miliardi -- dopo la rettifica dei conti di Tesoreria senza intaccare i risultati dei bilanci delle banche o le tasche dei cittadini.
Analizziamo ora come lo Stato potrebbe recuperare altri duemila miliardi di euro nel secondo tempo, con l'obiettivo di stabilizzare e migliorare ulteriormente le prospettive economiche del Paese (Stato, banche e cittadini).
Mettiamo il caso che la Commissione Europea e/o la Banca Centrale Europea (BCE) osteggino la riforma del Bilanciamento Quantitativo, usando strumenti come il downgrading del rating e la sospensione degli acquisti di titoli di Stato. In risposta il governo introduce una moneta nazionale, cambiando tutta la M2 già segregata (2.000 miliardi di euro) in questa nuova valuta. Gli euro raccolti finiscono in un conto del Tesoro.Il Tesoro usa questi euro per estinguere il debito pubblico rimanente (1.000 miliardi), di cui 666 miliardi sono titoli detenuti dalla Banca d’Italia, che possono essere annullati senza costi reali.Dopo aver azzerato il debito, rimangono 1.666 miliardi di euro di surplus, che possono essere utilizzati liberamente, mentre le tasse vengono eliminate grazie al signoraggio della nuova moneta.
Il piano prevede l’introduzione della "Nuova Lira" come moneta parallela, con gli Euro ancora liberamente accettati dopo la conversione della liquidità in tre mesi. L’eliminazione immediata delle tasse, incluse le accise, stimolerà la domanda interna, resa sostenibile da salari detassati e merci a prezzi ridotti. La calmierazione automatica dei prezzi e l’adeguamento dei salari agli standard europei saranno supportati da controlli temporanei e incentivi alla produttività. Accordi bilaterali con altri stati rafforzeranno il modello, mentre l’uscita dall’UE sarà bilanciata dall’ingresso nell’EFTA.
1. Introduzione della Moneta Parallela: La "Nuova Lira"
L’Italia introdurrà una moneta parallela, chiamata provvisoriamente "Nuova Lira" (NL), che circolerà insieme all’Euro. Dopo la conversione della liquidità italiana:
- Accettazione Libera degli Euro: Gli Euro rimarranno valuta legale e liberamente accettata da privati e aziende su base volontaria. Tuttavia, la Nuova Lira sarà promossa come valuta primaria per i pagamenti pubblici e incentivata nel settore privato.
- Valutazione: Inizialmente, 1 NL = 1 Euro con un tasso fisso per garantire stabilità. Dopo i primi sei mesi, il tasso potrà fluttuare in base alla domanda e all’offerta.
- Meccanismo di Scambio: Banche, uffici postali e sportelli dedicati convertiranno gli Euro in NL senza costi per i cittadini, con limiti giornalieri per evitare corse agli sportelli.
2. Conversione della Liquidità in Tre Mesi
La liquidità italiana (conti correnti, depositi, risparmi) sarà convertita in Nuova Lira entro tre mesi.
- Fasi di Conversione:
- Mese 1: Conversione dei conti pubblici e delle grandi imprese.
- Mese 2: Conversione dei conti delle piccole e medie imprese (PMI) e dei depositi sopra i 100.000 Euro.
- Mese 3: Conversione dei conti personali e dei piccoli risparmiatori.
- Comunicazione: Una campagna informativa capillare spiegherà il processo e i vantaggi della NL, con sportelli informativi e tutorial online.
- Infrastruttura: I sistemi bancari saranno aggiornati per gestire entrambe le valute, con il supporto della Banca d’Italia.
3. Eliminazione Immediata delle Tasse
Come misura temporanea, tutte le tasse saranno eliminate subito, comprese le accise sul carburante:
- Impatto sui Consumatori: Senza tasse e accise, il costo di beni e servizi (es. carburante, energia, alimentari) diminuirà drasticamente, aumentando il potere d’acquisto dei cittadini.
- Finanziamento dei Servizi: Per i primi tre anni, i servizi essenziali (sanità, istruzione, infrastrutture) saranno finanziati con un surplus economico preesistente (ad esempio, i 1.666 miliardi ipotizzati in altri contesti) o con la vendita di asset pubblici. Successivamente, si valuterà un rientro graduale di tasse minime se necessario.
- Domanda Interna: Con salari detassati e merci detassate, la domanda interna crescerà, stimolando produzione e consumi.
4. Calmierazione Automatica dei Prezzi
L’aumento del potere d’acquisto potrebbe spingere la domanda, ma si ipotizza una calmierazione automatica:
- Meccanismo: La maggiore disponibilità di beni detassati e l’eliminazione delle accise dovrebbero bilanciare l’offerta con la domanda, evitando un’impennata dei prezzi.
- Controlli Temporanei: Per i primi sei mesi, prezzi di beni essenziali (pane, latte, carburante) saranno monitorati e, se necessario, calmierati per prevenire speculazioni.
- Supply Chain: Si rafforzeranno le catene di approvvigionamento per garantire che l’offerta soddisfi la domanda crescente.
5. Adeguamento Automatico dei Salari
I salari si allineeranno agli standard europei più elevati:
- Aumenti Graduali: Si prevede un incremento annuo del 10% per tre anni, negoziato con sindacati e imprese, per raggiungere livelli come quelli di Germania o Francia.
- Sostenibilità: Gli aumenti saranno legati a guadagni di produttività, incentivati da sgravi alle aziende che investono in innovazione.
- Effetto Economico: Salari più alti e detassati aumenteranno ulteriormente la domanda interna, sostenendo la crescita.
6. Accordi Bilaterali con Altri Stati Europei
L’Italia cercherà alleanze con paesi interessati a replicare il modello:
- Partner Potenziali: Ungheria, Polonia e Grecia potrebbero essere coinvolte, grazie a visioni economiche simili o insoddisfazione per l’UE.
- Termini: Accordi di libero scambio e uso opzionale della Nuova Lira come valuta di scambio bilaterale.
- Obiettivo: Creare un blocco economico alternativo che rafforzi la stabilità del piano.
7. Uscita dall’UE e Ingresso nell’EFTA
L’uscita dall’Unione Europea sarà compensata dall’ingresso nell’Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA):
- Tempistica: L’uscita dall’UE avverrà in due anni, con una fase di transizione per adeguare regolamenti e commercio.
- EFTA: L’ingresso garantirà accesso al mercato unico europeo con meno vincoli rispetto all’UE, mantenendo relazioni commerciali con stati come Svizzera e Norvegia.
- Mitigazione: Nuovi accordi commerciali con mercati extra-UE (es. BRICS, Asia, Africa) compenseranno eventuali perdite.
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