domenica 26 settembre 2021

Perché pensiamo che le aspettative di inflazione siano importanti per l'inflazione? (E dovremmo?)

Board of Governors of the Federal Reserve System

Serie di discussioni su finanza ed economia (FEDS)

23 Settembre 2021

Perché pensiamo che le aspettative di inflazione siano importanti per l'inflazione? (E dovremmo?)

Jeremy B. Rudd

E-mail: jeremy.b.rudd@frb.gov.

L'analisi e le conclusioni esposte sono mie e non riflettono necessariamente le opinioni del Consiglio dei Governatori o del personale del Federal Reserve System.


Abstract:

Gli economisti e i responsabili della politica economica credono che le aspettative delle famiglie e delle imprese sull'inflazione futura siano una determinante chiave dell'inflazione reale. Una revisione della letteratura teorica ed empirica pertinente suggerisce che questa convinzione poggia su basi estremamente traballanti, e si sostiene che aderirvi acriticamente potrebbe facilmente portare a gravi errori di politica economica.


DOI: https://doi.org/10.17016/FEDS.2021.062

PDF: Documento completo


Nessuno pensa in modo chiaro, non importa cosa si finga. . . . Ecco perché la gente si aggrappa così tanto alle proprie convinzioni e alle opinioni; perché, rispetto al modo casuale in cui ci si arriva, anche l'opinione più stupida sembra meravigliosamente chiara, sana ed evidente.

- Dashiell Hammett, Il bacio della violenza (1928)


I Introduzione


L'economia mainstream è piena di idee che "tutti sanno" essere vere, ma che in realtà sono enormi sciocchezze. Per esempio, "tutti sanno" che:

- Le funzioni di produzione aggregate (e le misure aggregate dello stock di capitale) forniscono un buon modo per caratterizzare il lato dell'offerta dell'economia;

- In un arco di tempo sufficientemente lungo - specificamente, uno che permette di fare i necessari aggiustamenti dei prezzi - l'economia tornerà ad uno stato di piena compensazione del mercato; e,

- La teoria della scelta delle famiglie fornisce una solida giustificazione per le curve di domanda di mercato inclinate verso il basso.

giovedì 23 settembre 2021

Un nuovo ruolo per le banche con la moneta su blockchain

Un nuovo ruolo per le banche con la moneta su blockchain

di Marco Saba, 23 Settembre 2021


Con l’avvento delle valute su blockchain diventa pressante una domanda: che lavoro faranno le banche commerciali ?

 


Questa è la domanda del secolo: con l’avvento della moneta su blockchain [1] che lavoro faranno le banche? La gente comune ignora che le banche commerciali hanno agito per secoli come zecche clandestine. Talvolta in lotta con le banche centrali che cercano da sempre di controllare tutto il mercato. La definizione delle banche commerciali come “intermediarie” è relegata alle tesi di laurea delle facoltà di economia. Ai paper accademici. Ai discorsi dei falsi premi Nobel per l’economia. Agli ignoramus. Le banche commerciali creano moneta che secondo la BCE “non aumenta la quantità totale di moneta in circolazione”.[2]


Ma come fanno ? L’abbiamo scritto mille volte. Registrano falsi flussi negativi di cassa [3]. E questo risolve l’annoso problema del perché i bilanci bancari sono indecifrabili. Perché sono falsi. Punto. Ma il problema non è questo. La società civile accetta qualsiasi cosa dopo che gliela fai per tanto tempo. Anche delle mascherine che ti limitano il respiro, per curarti meglio. Anche di giurare obbedienza a delle sette i cui aderenti si dichiarano “uomini liberi”. Il desiderio di compiacere non ha limiti, anzi, come diceva il grande attore comico italiano Totò: “Ogni limite ha la sua pazienza”.


Ora, con la diffusione della conoscenza via internet, tutti possono indagare la natura del signoraggio. E tutti possono interrogarsi su a cosa serva una democrazia quando le banche centrali ne rimangono “indipendenti”. Cioè, il potere assoluto dei soldi non è governabile dalla democrazia, ma solo dagli adepti, da gente che scrive le norme di Basilea fingendo che le banche siano davvero intermediarie.


Ma non è così, e il professor Werner [4] lo ha dimostrato inequivocabilmente. Questa scienza non è ancora divulgata al grande pubblico, se mai lo sarà. Ma i nostri amici banchieri [5] hanno un unico demone che li spaventa: il rischio. E qui arriva la blockchain che permette di segregare il rischio-conto dalla gestione della banca. Il wallet con denaro su blockchain non espone la banca ad alcun richio: il denaro è al portatore, il wallet è di fatto un conto segregato.


Ma allora che può fare la banca in questo scenario ? Semplice, gestire i wallet a nome dei clienti. Prendiamo il caso dell’Italia: con una età media di 46 anni, pochi riescono a gestire un wallet, anche quelli che scrivono in materia facendosi passare per esperti. Ebbene, per questi utenti diversamente abili, la banca potrebbe occuparsi direttamente di eseguire gli ordini di bonifico dal wallet e gestirlo come fosse un vecchio conto bancario. Le banche diventerebbero “badanti su blockchain” di gran parte della popolazione che non sa l’inglese, non sa usare bene internet, etc. etc.


Il cliente potrebbe sempre e comunque monitorare i movimenti direttamente dalla rete. In caso di reclamo, gli estratti conto sono disponibili a tutti sapendo l’indirizzo del wallet. Non ci sarebbero più controversie, né necessità del giudice per richiedere gli estratti conto decennali.


Dall’altra parte la banca, disponendo di moneta su blockchain, non avrebbe più il problema di passività false in bilancio (debiti verso clientela) come invece ora è costretta da una tecnica contabile desueta.


Insomma, sarebbe un beneficio per tutti. Se solo fossero in grado di capirlo…


Note:

1] Vedi, ad esempio, il wallet di rapidobank.com

 

2] Terza lettera di risposta della BCE: https://view.publitas.com/p222-14223/third-ecb-answer-terza-risposta-bce/page/1


3] Bibliografia sui falsi in bilancio bancari: https://centralerischibanche.blogspot.com/2018/11/bibliografia-sulla-questione-contabile.html


 4] A lost century in economics: Three theories of banking and the conclusive evidence https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1057521915001477


5] Il banchiere anarchico https://odysee.com/@movieClub:e/Il.banchiere.anarchico.2018.DVDRip:d?r=H3PnKkXGVGhStSamAs3pcdgpkPba3Dc8



giovedì 16 settembre 2021

Come salvare le banche e l'economia con l'euro su blockchain

Come salvare le banche e l'economia con l'euro su blockchain

di Marco Saba, 17 settembre 2021 

 


In questo articolo spiego come potrebbe funzionare un piano per salvare le banche commerciali utilizzando l'euro su blockchain. Innanzitutto, immaginiamo una società a responsabilità limitata con sede fuori dall'UE, per esempio a Londra, che chiameremo "Banca centrale dell'euro su blockchain" (BCEB Ltd). Questa società - che esiste già - emette euro su blockchain che scambia esclusivamente con le banche commerciali alla pari (uno a uno, un euro su blockchain contro un euro bancario), evitando fenomeni inflativi. A sua volta la banca commerciale metterebbe a disposizione della clientela questo euro su blockchain che trasferisce al cliente mediante un wallet dedicato, per esempio: rapidobank.com

Il cliente naturalmente acquista tramite denaro bancario che bonifica alla banca. Il cliente avrebbe così il privilegio di utilizzare uno strumento innovativo che ufficialmente sarebbe disponibile al pubblico solo tra 5 anni. Questo euro su blockchain ha dei vantaggi: il wallet del cliente è tecnicamente un "deposito segregato inviolabile", una somma al portatore - il proprietario del wallet - che non può essere trafugata o confiscata. Se la banca dovesse fallire, il deposito rimane comunque intatto a disposizione del cliente nel suo wallet. Ci sono altri vantaggi notevoli: il costo di transazione è fisso a un centesimo di euro per qualsiasi cifra; il trasferimento della somma è immediato; la blockchain utilizzata è la più Green attualmente esistente sul mercato: consuma 175KWh contro i 38GWh attualmente consumati da Bitcoin.

Ora veniamo ai vantaggi per la banca commerciale, oltre a quello d'immagine per aver fornito un servizio innovativo. Quando la banca vende gli euro su blockchain al cliente che paga con denaro bancario della banca stessa, nel bilancio della banca diminuiscono le passività da debiti verso clientela nello Stato patrimoniale. Più euro su blockchain vengono venduti dal sistema bancario e più passività vengono ritirate dal sistema bancario, consolidandolo. Difatti, mentre l'euro su blockchain NON è una passività dell'emittente (e questo è vero anche per gli euro della BCE che però iscrive false passività a bilancio per nascondere gli utili da signoraggio), il denaro bancario lo è. Ma abbiamo detto che precedentemente le banche avevano acquistato gli euro su blockchain dalla BCEB, e quindi trasferendo passività (depositi) alla stessa BCEB. Quindi alla lunga tutte le passività del sistema bancario sarebbero in capo alla BCEB. Ma la BCEB può creare euro su blockchain sufficienti per coprirle - sterilizzando completamente le somme ed annullando le passività (ovvero, azzerando il conto in euro bancari). La BCEB può anche decidere di promuovere il suo servizio acquistando NPL e altri crediti inesigibili dalle banche commerciali migliorando ulteriormente i bilanci con una politica reflattiva.

Salvati i bilanci bancari, l'economia del paese può ripartire senza indugio anche dopo questo bruttissimo periodo di pandemia che ha già avuto effetti deflattivi devastanti, per esempio nel mercato immobiliare degli affitti commerciali.

A questo punto si capisce perché la BCEB è fuori dalla zona UE: per esercitare la sua politica su blockchain indipendentemente dagli ignoramus che siedono a Francoforte, quelli che creano continuamente la crisi con le loro poliche contabili contrarie ai principi contabili internazionali comunemente accettati.

Vedi anche:

Stato dell'arte dei pagamenti in moneta scritturale creata dal popolo