giovedì 4 marzo 2021

Stato dell'arte dei pagamenti in moneta scritturale creata dal popolo

 Antefatto: dal 2016 migliaia di cittadini hanno aderito all'iniziativa promossa da Moneta Nostra (https://facebook.com/MonetaNostra) di rispondere alla sollecitazione di pagamenti di debiti in essere attraverso l'autocreazione di euro scritturali e l'invio tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) con relativa segnalazione ad autorità, anziché tramite "bonifico bancario" di moneta bancaria all'IBAN del richiedente. 

Nel modulo inviato via PEC, dove la creazione monetaria è anche contabilizzata,  vengono esposte le motivazioni della scelta di questo metodo di pagamento. In particolare, il pagatore contesta l'uso di moneta bancaria non contabilizzata dalle banche al momento della creazione e quindi emessa al di fuori di un ambito legale di inquadramento del diritto presunto delle banche di creare denaro anziché svolgere il ruolo di intermediari come ufficialmente dichiarato. La Banca d'Italia ha fornito le cifre aggregate annuali di tale creazione da parte delle banche durante una risposta ad una interrogazione dell'On. Villarosa consultabile qui: https://view.publitas.com/p222-14223/leg-17-bol0812-data20170504-com06/page/1

La Banca d'Italia ha altresì precisato che le banche non pagano tasse sulla creazione di circa mille miliardi di euro di depositi all'anno poiché altrimenti - sostengono i pisquani - aumenterebbero i costi per gli utenti... Vedi qui:


L'utilizzo di questa moneta bancaria - clandestina alla contabilità e all'erario - viene riconosciuto dai creditori allorché richiamano il fatto che l'unica moneta a corso legale è invece quella della BCE (moneta che notoriamente non è quella bancaria che richiedono tramite IBAN). 

Se la moneta bancaria è emessa clandestinamente, chi la usa - o ne facilita l'uso - ovviamente compie reato di riciclaggio. E compie incitazione al reato chi cerca d'imporne l'uso, magistrato o meno, al di fuori di un quadro normativo che riconosca ufficialmente la sovranità bancaria al posto di quella dettata in Costituzione (Art. 1). Lo Stato stesso, curiosamente, non si avvale oggi di tale sovranità che parrebbe piuttosto usurpata nel tempo dal cartello bancario.

I creditori nelle risposte si rifanno anche ad un anonimo avvertimento pubblicato online dalla Banca d'Italia e costruito appositamente per spaventare il pubblico senza solide basi legali o senso compiuto: https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/avvisi-pub/creazione-moneta-scritturale/index.html

Se i cittadini possono essere almeno considerati occupanti l'Italia, ci chiediamo, esistono precedenti riconosciuti in cui veniva adottata una modalità simile ?

Certamente. Quando l'Italia venne occupata dagli americani, questi emettevano moneta scritturale sotto forma di AM Lire che, pur non essendo riconosciuta a corso legale, veniva però contabilizzata correttamente all'emissione. Vedi un bilancio AFA riportato a pag. 26  di "The finances of European Liberation" di Frank Southard, 1946: 

Gli americani contabilizzano la creazione di moneta come afflusso di cassa, senza debito pubblico. Vedi: Le finanze della liberazione europea, pag.40, su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B08YML2VJT/

 Come potete notare nella prima riga, i 140 miliardi di AM-Lire create vengono indicati negli incassi prima di essere spesi dagli occupanti della nazione. La moneta creata non era clandestina, ancorché non ancora riconosciuta a corso legale. La moneta scritturale non-bancaria era considerata talmente buona che la Banca d'Italia, nel suo bilancio 1950, la indicava tra le ATTIVITÀ:

(Vedi: The Balance of the Bank of Italy, di Livio Magnani, Banca Nazionale del Lavoro, 1950 - p. 2 https://view.publitas.com/p222-14223/bilancio-bankitalia-1950-am-lire-nelle-attivita/page/2 )

Potete anche notare che con la corretta contabilizzazione della creazione monetaria, non c'era bisogno di tassare la popolazione. Infatti, i fondi sequestrati indicati nel bilancio AFA erano quelli dei nemici fascisti, e non quelli del popolo trattato da nemico, come avviene oggi.

Tornando alla nostra questione odierna, il cittadino paga i debiti sull'unghia, sena nemmeno discutere gli interessi usurari o il diritto occulto delle banche di emettere moneta clandestina. Semplicemente si rifiuta di esserne complice e rimedia come meglio può - NELL'ASSENZA TOTALE DI UN AIUTO ESPLICITO DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI CHE - ARRESE AL CARTELLO BANCARIO - HANNO ABDICATO LA SOVRANITÀ MONETARIA.

Qui siamo a un passo decisivo della storia di questo paese e i pagamenti via PEC servano d'ammonizione: i cittadini SANNO. Ma la magistratura ha capito o no, tra un Palamara e l'altro ?

Di seguito le risposte standard di alcuni creditori per sottrarsi pretestuosamente al pagamento in moneta scritturale popolare:

 

Risposta di "Agenzia delle Entrate". Tradotto: "l'unica forma di moneta legale è quella che non vogliamo".

 


.Risposta tipica bancaria: si attacca all'infallibilità di Bankitalia. Vedi anche: La Cassazione e le "opinioni" di Banca d'Italia
(...)

"Prestazione dei servizi di pagamento" - NO. L'utente paga direttamente, come quando va allo sportello. Si usano argomenti capziosi per carpire la fede pubblica. La moneta scritturale è contante. La banca dovrebbe semplicemente registrarla per cassa.

Viene da chiedersi se davvero le autorità bancarie siano quelle adatte a garantire al pubblico la solidità della moneta, specialmente alla luce della falsa contabilità a massimo danno della collettività. Infatti, registrando la creazione monetaria fiat come falsa passività, al contrario di quanto facevano gli ALLEATI, stanno minando le basi stesse della loro credibilità.

Per info sulla procedura Moneta Nostra: 

- Tel. 331 334 1239 

- Telegram: https://t.me/MonetaNostra 

- Facebook: https://facebook.com/MonetaNostra

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