Quantitative Balancing: Oltre la Crisi. Una Nuova Architettura per la Stabilità Finanziaria
Sottotitolo: Dal Signoraggio alla Trasparenza, la Riforma che Ridefinisce il Ruolo delle Banche e dello Stato
Autore: Marco Saba1
Anno: 2025
1 Membro fondatore del Centro Italiano di Studi Monetari https://centrostudimonetari.infy.uk
Prefazione
A cura di Nino Galloni
Il mondo che abbiamo costruito si fonda su un paradosso: la fiducia. Ci fidiamo del fatto che il cibo che mangiamo sia sicuro, che i ponti che attraversiamo siano solidi e che il sistema finanziario che custodisce i nostri risparmi e alimenta la nostra economia sia stabile. Eppure, le crisi ricorrenti che hanno scosso il pianeta, dalla Grande Crisi Finanziaria del 2008 a quella del debito sovrano europeo, hanno incrinato profondamente questa fiducia. Hanno rivelato che le fondamenta del nostro castello finanziario sono forse più sabbiose di quanto ci è stato dato a credere.
Il libro che tenete tra le mani, “Quantitative Balancing: Oltre la Crisi”, non è l’ennesima lamentazione su ciò che non funziona. È un’opera di rara ambizione intellettuale e di coraggio pratico. Marco Saba non si limita a diagnosticare la malattia, ma propone una cura. E lo fa con la precisione di un ingegnere, la visione di un riformatore e la passione di un cittadino che si rifiuta di accettare lo status quo.
L’idea centrale del Bilanciamento Quantitativo è tanto semplice nella sua enunciazione quanto rivoluzionaria nelle sue implicazioni: rendere trasparenti i bilanci delle banche e restituire allo Stato la sovranità sulla creazione di moneta. Saba smonta, pezzo per pezzo, la “scatola nera” della contabilità bancaria, mostrando come le attuali convenzioni (IFRS, US GAAP) non solo non riescano a rappresentare la realtà dei flussi di cassa, ma la mascherino attivamente. La creazione di moneta attraverso il credito, il cuore pulsante dell’economia moderna, avviene in una zona grigia contabile e legale che genera instabilità, rischio morale e un’iniqua distribuzione di profitti e perdite.
La proposta del QB – riclassificare i depositi come un debito delle banche verso la Tesoreria dello Stato e non verso i depositanti – non è un mero esercizio tecnico. È un cambio di paradigma. Trasforma la banca da “proprietaria” dei fondi che le affidiamo a loro “custode”. Riconosce il signoraggio per quello che è: un provento derivante dalla sovranità monetaria, che spetta alla collettività e non a un oligopolio privato.
Ciò che rende questo libro particolarmente convincente è il suo approccio multidisciplinare. Saba attinge alla teoria dei giochi per dimostrare come il QB possa creare un “Equilibrio di Nash” virtuoso, in cui banche, Stato e depositanti trovano conveniente cooperare per la stabilità. Rilegge le crisi recenti attraverso le lenti del suo modello, conducendo un’analisi controfattuale rigorosa che suggerisce come il QB avrebbe potuto agire da “vaccino” sistemico. E, cosa più importante, non si ferma alla teoria: delinea un percorso di riforma legislativa concreto e attuabile, con proposte di modifica puntuali per l’ordinamento italiano ed europeo.
“Quantitative Balancing: Oltre la Crisi” è un libro destinato a suscitare un dibattito intenso e necessario. Sfida dogmi consolidati, mette in discussione interessi potenti e ci costringe a porci una domanda fondamentale: a chi appartiene la moneta? La risposta che emerge da queste pagine è chiara: la moneta è un bene pubblico, e la sua gestione deve essere trasparente, responsabile e finalizzata al benessere collettivo.
Questo non è solo un libro per economisti, banchieri o regolatori. È un libro per ogni cittadino che desidera comprendere le forze invisibili che governano la nostra economia e che crede nella possibilità di costruire un sistema finanziario più giusto, più stabile e, in ultima analisi, più degno della nostra fiducia.
Introduzione dell’Autore: Perché Abbiamo Bisogno di Ripensare la Moneta
La finanza moderna ci ha fatto una promessa. Una promessa di prosperità diffusa, di gestione efficiente dei rischi, di un’allocazione ottimale delle risorse capace di trasformare i sogni in imprese e le idee in innovazione. Per decenni, abbiamo creduto a questa narrazione. Abbiamo visto i mercati espandersi, la tecnologia accelerare e il mondo diventare, in apparenza, un unico, grande villaggio globale interconnesso da flussi di capitale invisibili.
Poi, la promessa si è infranta. La crisi del 2008 non è stata un incidente di percorso, ma il sintomo violento di una malattia sistemica. Ha rivelato che l’architettura su cui poggiava la nostra prosperità era pericolosamente fragile. I salvataggi bancari, costati migliaia di miliardi di dollari ai contribuenti di tutto il mondo, hanno messo a nudo una verità scomoda: il sistema era progettato per privatizzare i profitti e socializzare le perdite. Le crisi che ne sono seguite, da quella del debito sovrano in Europa alle turbolenze più recenti, hanno confermato che il problema non era stato risolto. Le fondamenta non erano state riparate.
Il mio viaggio alla scoperta del “bug” nel cuore del sistema non è iniziato nei corridoi accademici, ma sul campo, analizzando bilanci bancari reali, studiando le pieghe dei regolamenti contabili e interrogandomi su un’anomalia persistente e sconcertante: perché i rendiconti finanziari delle banche, i documenti che dovrebbero certificare la loro salute, sono così impenetrabili? Perché non mostrano in modo chiaro il flusso di cassa più importante di tutti, quello generato dalla creazione di moneta?
Ho capito che il problema non era un dettaglio tecnico per addetti ai lavori, ma il fulcro di tutto. L’opacità contabile non è un difetto casuale, ma una caratteristica funzionale a un sistema che permette alle banche private di esercitare una funzione sovrana – la creazione di moneta – senza la corrispondente trasparenza e responsabilità. Il signoraggio, il profitto che deriva da questo potere straordinario, viene catturato privatamente, mentre il rischio sistemico che ne consegue viene scaricato sulla collettività.
Questo libro è il risultato di anni di ricerca, analisi e dialogo. Nasce dalla convinzione che non sia più sufficiente criticare il sistema esistente. Le diagnosi, per quanto accurate, non bastano. È tempo di costruire. È tempo di proporre un’alternativa concreta, rigorosa e praticabile.
L’obiettivo di questo libro è presentare questa alternativa: il Quantitative Balancing (QB). Il QB non è un’utopia, né una rivoluzione distruttiva. È una riforma architettonica. È un modo per “ricablare” il sistema finanziario, per renderlo più stabile, più trasparente e più equo, lavorando all’interno delle logiche di mercato ma correggendone le storture più profonde. È un framework che allinea gli incentivi di banche, Stato e cittadini, trasformando un gioco a somma zero, o addirittura negativa, in un potenziale gioco a somma positiva per tutti.
Questo libro è un invito a unire i puntini. A collegare l’opacità di un bilancio bancario alla fragilità dell’economia globale. A capire come la modifica di una riga in un documento contabile possa avere un impatto profondo sulla vita di milioni di persone. A riconoscere che la sovranità monetaria è un pilastro della democrazia e non può essere delegata in modo opaco.
Il percorso che vi propongo si snoda in cinque parti. Nella prima, “Anatomia di una Crisi Latente”, smonteremo la “scatola nera” del sistema bancario attuale per capirne i difetti strutturali. Nella seconda, “La Soluzione”, introdurremo i principi e i meccanismi del Quantitative Balancing. Nella terza, “Il QB alla Prova dei Fatti”, metteremo il nostro modello alla prova, analizzando come avrebbe potuto cambiare il corso delle crisi passate. Nella quarta, “La Via per la Riforma”, delineeremo un percorso concreto per l’implementazione del QB. Infine, nella quinta parte, “Visione per il Futuro”, esploreremo le implicazioni di lungo termine di questo nuovo paradigma.
È da notare che questa riforma presuppone una gestione della Tesoreria di Stato nell’interesse dello Stato. Nel caso Italia, infatti, la Tesoreria è sempre stata gestita – dal 1861 – dai banchieri della Banca Centrale di turno: prima “Banca Nazionale”, poi “Banca d’Italia”.2 Il mandato si rinnova automaticamente di vent’anni in vent’anni salvo disdetta da dare cinque anni prima della scadenza. Se non viene data nel 2025, si rinnova fino al 2050.
Questo non è un libro scritto per pochi eletti. È un libro per chiunque senta la responsabilità di comprendere il mondo in cui vive e la volontà di contribuire a migliorarlo. È per lo studente, l’imprenditore, il politico, il cittadino. È un invito all’azione, perché ripensare la moneta significa ripensare le fondamenta della nostra società. Ed è un compito che non possiamo più permetterci di rimandare.
Marco Saba
2 Vedi: https://www.bancaditalia.it/compiti/tesoreria
PARTE I: ANATOMIA DI UNA CRISI LATENTE - I DIFETTI NASCOSTI DEL SISTEMA BANCARIO
Capitolo 1: La Scatola Nera della Banca Moderna
1.1. L’illusione del “deposito”: dove vanno veramente i nostri soldi?
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Estratto dall'indice: il capitolo cinque risolve LA GRANDE STANGATA
5.1 L’Illusione della Proprietà: Un Rischio Nascosto Grande Quanto il Sistema
5.2 La Cattedrale a Soffietto: Come Funziona il Sistema di Custodia Centralizzata
5.3 Il Rischio Nascosto: Cosa Succede se il Custode Fallisce?
5.4 Un Rischio Globale: Confronto tra USA ed Europa
5.5 Estendere il Quantitative Balancing: Dalla Segregazione del Contante a quella dei Titoli
5.6 Proposte Concrete per una Vera Proprietà
5.7 Conclusioni: Un Appello alla Consapevolezza e all’Azione

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