martedì 16 ottobre 2018

Lettera aperta al ministro Paolo Savona: un commento ficcante

Lettera aperta al ministro Paolo Savona: un commento ficcante


Caro ministro,


ho seguito con molto interesse il dibattito sulle varie misure del governo in merito alla crisi ed i Suoi commenti ma ho la sensazione che, dalla narrazione, manchi la presa di coscienza su alcune cause dietro le quinte di questa grottesca vicenda che sono riassunte in due documenti passati completamente sotto silenzio dai sempre asserviti ai poteri marci che non hanno ancora capito che il vento è cambiato.

Mi riferisco innanzitutto alla lettera del Prof. Werner pubblicata nel 2010 sul sito della Banca dei Regolarmenti Internazionali – apparentemente senza che la BRI l’avesse letta – “Comment: Strengthening the Resilience of the Banking Sector” e disponibile in inglese all’indirizzo: https://www.bis.org/publ/bcbs165/universityofsou.pdf
con traduzione in italiano qui: https://centralerischibanche.blogspot.com/2018/10/rafforzare-la-resilienza-la-bri-sapeva.html

e al documento pubblicato a maggio 2018 in inglese sul blog della Banca Mondiale da Biagio Bossone e Massimo Costa sulla contabilizzazione della creazione del denaro bancario: “The accounting view of money: money as equityhttp://blogs.worldbank.org/allaboutfinance/node/916
ed in italiano qui: https://view.publitas.com/p222-14223/documento-bossone-costa-sulle-passivita-bancarie/

Il primo documento critica giustamente le misure prese dalla BRI (Basilea 1, 2 e 3) volte a ricapitalizzare banche che, contrariamente alla credenza popolare istigata dalla profonda corruzione del mondo accademico (salvo rarissime eccezioni), non sono “intermediare” ma creano la maggior parte dell’offerta di denaro. Si è mai sentita dire una assurdità come “è necessario ricapitalizzare la zecca altrimenti potrebbe fallire?”

Il documento di Werner è prezioso anche perché ci indica anche quali sarebbero state le misure atte a correggere la crisi: ovvero l’indirizzamento del nuovo denaro creato dalle singole banche (credit guidance) verso scopi produttivi, ovvero che incrementano il PIL, piuttosto che a scopi speculativi finanziari che aumentano la bolla dell’economia “irreale” a scapito di quella reale.

Qui voglio aggiungere, come poi Werner ha affermato in un recente video (https://www.youtube.com/watch?v=8FT-zyTX2nE) che l’attuale manovra esterofila criminale targata BCE di eliminare le piccole banche a favore di un accentramento massivo – vedasi il caso delle BCC – porterà alla disfatta delle PMI poiché solo le piccole banche territoriali sono in grado di assisterle con competenza sul territorio.
(In chiaro: verrà asfaltato il credito alle piccole e medie aziende a favore delle multinazionali)

Il secondo documento espone finalmente al pubblico il trucco disgraziato con cui i manager delle banche nascondono i loro profitti al popolo (azionisti, correntisti, contribuenti, etc. etc.) creando distorsioni preoccupanti contro l’ordine pubblico economico. Il documento Bossone-Costa dimostra la primàzia (quando si vuole) del genio e del coraggio italico di fronte a situazioni critiche e meriterebbe vastissima attenzione.

Nella Sua conferenza recentemente registrata da LIST, alla fine, Lei dice che Banca d’Italia, Corte dei Conti, ufficio del bilancio dello Stato, etc. difendono i loro interessi contro il cambiamento, ma che alla fine sarà il popolo a vincere: https://www.youtube.com/watch?v=xj1tgMlya34&feature=youtu.be

Io Le chiedo, vista la Sua onestà e correttezza, se non fosse il caso di spendere due parole sugli argomenti di cui sopra – anche in sede Europea – allo scopo di porre fine alla tragica narrativa fantascientifica con cui tentano costantemente d’imbrogliarci e anche allo scopo di risvegliare le forze sane del paese indirizzandole a combattere i veri problemi che – se affrontati a viso aperto – si risolverebbero facilmente, a cominciare dal trattare nella sede della prossima Commissione Banche, la questione gravissima della revisione dei bilanci bancari alla luce del loro ruolo di creazione monetaria come sopra esposto, evidenziando anche le responsabilità delle scandalose società di revisione dei bilanci.
Qui un video esplicito sulle 4 sorelle: https://www.youtube.com/watch?v=iKg31SzyC9c&list=PLIhjteiMgLE5hnSzLacFHZPm9cqyrmaBp&index=7

Questa lettera viene pubblicata su internet allo scopo di poter almeno dire, un giorno, “qualcuno ve l’aveva detto”. Per chiudere con una nota allegra, non mi faccia poi dire, come a suo tempo scrissi allo scomparso Cossiga, “non c’è peggior sardo di chi non vuol sentire!”.


Cordialmente,


Marco Saba

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