Banca Carige, ultimi strascichi per la vecchia gestione: il pm chiede tre anni per Berneschi
di Redazione
Il processo è al primo grado: l'accusa chiede anche un anno e mezzo per tre ex dirigenti, mentre per altri gestori dell'istituto proposta l'assoluzione
La vecchia gestione di Banca Carige, risalente a una decina di anni fa, è ancora nel pieno di un procedimento giudiziario. Quello che è l'ultimo strascico penale è un processo, ancora in primo grado, per cui l'accusa chiede tre anni per Giovanni Berneschi (ex presidente), un anno e mezzo per l'ex dg Ennio La Monica, per l'ex responsabile della direzione amministrativa Daria Bagnasco e per l'ex responsabile del controllo gestione Maurizio Marchiori.
Proposta l’assoluzione per l’ex vicepresidente Alessandro Scajola, per gli ex consiglieri Luca Bonsignore, Remo Checconi, Mario Venturino, Ivo Demichelis e Paolo Odone. Il pm ha infine chiesto che la banca, imputata ai sensi d’una legge specifica sulla responsabilità amministrativa, versi attraverso il procedimento penale 500 quote da 1500 euro ciascuna, a certificare comunque le mancanze verso i piccoli azionisti.
L’accusa è di ostacolo all’autorità di vigilanza, dopo che si è prescritto l’aggiotaggio, e in generale d’aver tenuto comportamenti che avrebbero indotto centinaia di risparmiatori a investire su titoli destinati a precipitare. Cinquecento potenziali vittime si erano costituite parti civili, ma sono uscite proprio dopo la scadenza d’uno degli addebiti.
Nessun commento:
Posta un commento