Carige, il primo round a Malacalza. Il Tribunale sospende il nuovo cda
Congelata anche la rinuncia all’azione di responsabilità nei confronti di Castelbarco e Montani. L’udienza fissata il 9 agosto
Genova
- L’ultima battaglia legale ingaggiata dall’ex primo azionista
Malacalza Investimenti contro Carige finisce per interferire con il
calendario finanziario della banca oggi controllata da Bper e prossima a
fondersi con il gruppo di Modena.
Il Tribunale di Genova ha
infatti disposto la sospensione dell’esecuzione delle delibera
dell’assemblea degli azionisti che lo scorso 15 giugno ha nominato il
consiglio di amministrazione presieduto da Gianni Franco Papa e
rinunciato, con una transazione, all’azione di responsabilità nei
confronti dell’ex presidente, Cesare Castelbarco Albani, e dell’ex ad
Piero Luigi Montani, oggi amministratore delegato di Bper, gruppo che ha
acquistato dal Fondo Interbancario l’80% della banca ligure con
l’obiettivo di andare a fusione entro fine novembre.
«Carige - prosegue la nota - ribadisce la legittimità delle decisioni dell’assemblea e sta valutando le azioni da intraprendere, riservandosi anche ulteriori comunicazioni in merito alla tempistica di approvazione della semestrale e del progetto di fusione per incorporazione in Bper». La richiesta di sospensione della delibera assembleare era stata avanzata da Malacalza Investimenti, l’ex primo azionista che ai tempi aveva promosso e sostenuto l’azione di responsabilità contro Castelbarco e Montani. Sotto la guida del Fondo Interbancario prima e di Bper poi, l’assemblea aveva deciso di rinunciare a quella battaglia legale, raggiungendo con i due ex amministratori un accordo economico.
La decisione del Tribunale di Genova di fatto “congela” le delibere adottate lo scorso 15 giugno, sulla base dell’istanza presentata dall’ex primo azionista: lo fa prima ancora di conoscere la posizione della banca. Nel merito della questione si entrerà tra poco più di dieci giorni, essendo fissata per martedì 9 agosto «l’udienza per la conferma, la modifica o revoca del decreto». In quell’occasione, i giudici sentiranno entrambe le parti - Malacalaza e Carige - e decideranno se confermare la sospensione oppure se rigettare l’istanza dell’ex primo azionista.
Spiegano fonti legali vicine al dossier: «La decisione del Tribunale di Genova congela l’efficacia delle delibere assunte dall’assemblea dei soci il 15 giugno, e di conseguenza il consiglio di amministrazione. Il 9 agosto, sentite entrambe le parti, i giudici stabiliranno, argomentando, se confermare la sospensione richiesta oppure rigettare l’istanza di Malacalza Investimenti. A quel punto sarà possibile sapere se la delibera assembleare è valida ed efficace o se, in base alle motivazioni che saranno fornite, dovrà essere riadottata».
Nel frattempo, sino a martedì 9 agosto, l’attività della banca ligure resta sospesa, come diretta conseguenza del congelamento della delibera con la quale è stato nominato l’attuale cda. Martedì prossimo (2 agosto) il consiglio avrebbe dovuto approvare i conti del primo semestre 2022 e il progetto di fusione con Bper, la cui conclusione è programmata per fine novembre. Carige, recita la nota, «si riserva ulteriori comunicazioni in merito alla tempistica di approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 e del progetto di fusione per incorporazione della banca in Bper Banca». La fonte legale spiega: «Sino a quando, il 9 agosto, i giudici non si pronunceranno, il cda è temporaneamente congelato e pertanto non può esercitare le sue funzioni». L’approvazione della semestrale e del progetto di fusione, insomma, dovranno essere rinviate dopo il 9 agosto. —
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