mercoledì 5 novembre 2025

I Rischi delle Sanzioni 'Kamikaze' della Commissione UE contro la Russia

I Rischi delle Sanzioni 'Kamikaze' della Commissione UE contro la Russia: Impatto sul Sistema Finanziario Europeo
di Marco Saba, Centro Italiano di Studi Monetari, 5 novembre 2025

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Sommario
Questo paper esamina i rischi derivanti dalle sanzioni "kamikaze" imposte dalla Commissione UE contro la Russia, definite come scelte imprudenti e potenzialmente autodistruttive che mirano a isolare economicamente Mosca ma finiscono per minare la stabilità finanziaria europea. Basandoci su dati aggiornati al 2025, analizziamo l'impatto sui Central Securities Depositories (CSD) come Euroclear, le conseguenze delle cause legali russe e gli effetti macroeconomici sull'UE. Le sanzioni, giunte al 19° pacchetto, hanno generato profitti temporanei da asset congelati ma espongono il sistema a perdite, contenziosi e frammentazione globale. Proponiamo alternative come una revisione delle politiche sanzionatorie e l'uso di DLT per mitigare rischi sistemici. Le stime indicano potenziali costi per l'UE superiori a €100 miliardi in fallout indiretti.

JEL: F51; G01; G28; P45.

Parole chiave: Sanzioni UE-Russia, Asset Congelati, Euroclear e Clearstream, Rischi Sistemici, CSD, Great Taking, Rehypothecation, CSDR e BRRD, DLT Tokenizzazione, Quantitative Balancing, Geopolitica Finanziaria, Contenziosi Internazionali, Bail-in Resolution, Security Entitlement.

Podcast:

1. Introduzione
Le sanzioni della Commissione UE contro la Russia, avviate nel 2022 in risposta all'invasione dell'Ucraina, sono state descritte da alcuni analisti come "kamikaze" per il loro approccio aggressivo e poco calcolato, che sacrifica interessi economici europei a breve termine per obiettivi geopolitici. Al 2025, con il 19° pacchetto adottato il 23 ottobre, queste misure targeting energia, banche e crypto hanno intensificato la pressione su Mosca, ma hanno anche generato rischi sistemici per l'UE, inclusi contenziosi legali e vulnerabilità finanziarie. Questo paper, collegato al mio precedente lavoro sul Signoraggio Collaterale, esplora come queste scelte "scellerate" possano minacciare la stabilità dei CSD europei e l'economia complessiva, con focus su asset congelati e ritorsioni russe.

2. Le Sanzioni UE: Una Panoramica Aggiornata al 2025
Dal 2022, l'UE ha imposto 19 pacchetti di sanzioni, che includono divieti su importazioni energetiche, restrizioni finanziarie e targeting di entità russe e terze (es. banche cinesi). Nel 2025, il focus è su settori strategici: il 19° pacchetto colpisce l'energia russa, banche terze e provider crypto, con l'obiettivo di ridurre le entrate di Mosca del 5-10% annuo. Tuttavia, analisi come quelle del Parlamento UK evidenziano che queste misure hanno aumentato i costi energetici per l'UE, contribuendo a un calo del PIL europeo dello 0.5-1% nel 2025. Critici le definiscono "suicide" perché favoriscono una frammentazione finanziaria globale, spingendo paesi non-occidentali verso alternative come il sistema russo NSD.

3. I Rischi per i CSD: Il Caso Euroclear e Clearstream
I CSD come Euroclear e Clearstream detengono la maggior parte degli asset russi congelati (~€300 mld totali, di cui €185-194 mld in Euroclear). Queste sanzioni hanno generato profitti da interessi (€4.4 mld nel 2024 per Euroclear), ma anche costi diretti (€82 mln) e perdite business (€25 mln) nel 2025. Le cause legali russe rappresentano un rischio chiave: nel settembre 2025, un tribunale di Mosca ha ordinato a Euroclear di pagare $105.4 mln in danni; nel ottobre, altro ordine per asset bloccati. Se escalassero, potrebbero erodere il bilancio di Euroclear (€227 mld al settembre 2025, con €193 mld legati ad asset sanzionati), potenzialmente causando instabilità sistemica.
Proposte UE per usare questi asset per prestiti a Ucraina (€140 mld) sono state ritardate per preoccupazioni belghe su rischi legali e ritorsioni russe, che potrebbero includere espropriazioni di asset UE in Russia. Clearstream affronta rischi simili, ma minori, data la minore esposizione. In uno scenario estremo, un "fallout" potrebbe evocare "La Grande Stangata", con perdite per investitori originali dovute a rehypothecation amplificata.

Escalation delle Tensioni: Cosa Succederebbe? 
In caso di escalation, le sanzioni "kamikaze" potrebbero accelerare un circolo vizioso. Se l'UE procedesse con l'uso o la confisca degli asset congelati (es. per finanziare prestiti all'Ucraina senza compensazione integrale), la Russia potrebbe intensificare le ritorsioni legali e operative. Ad esempio, la Banca Centrale Russa potrebbe intentare cause multimiliardarie nei tribunali russi, ordinando sequestri di asset occidentali in Russia o richiedendo danni per "espropriazione illegale", come già visto in casi minori. Questo potrebbe includere cyber-attacchi su infrastrutture CSD (es. disruption di settlement systems), amplificando i fail rates e i costi operativi. Inoltre, paesi terzi (es. Cina) potrebbero ritirare asset da CSD europei per paura di sanzioni secondarie, causando outflow di liquidità stimati in decine di miliardi. L'escalation potrebbe anche frammentare il mercato globale, con la Russia che promuove alternative come il suo National Settlement Depository (NSD), riducendo il ruolo di Euroclear e Clearstream nel clearing internazionale.

Fallimento di un CSD: Scenario Ipotetico 
Sebbene improbabile data la natura "too big to fail" dei CSD (protetti da CSDR e BRRD), un fallimento di Euroclear o Clearstream potrebbe derivare da un'escalation catastrofica: perdite cumulative da cause legali russe (>€10-20 mld), combinate con sanzioni secondarie e cyber disruption. In tale scenario, il CSD entrerebbe in resolution: congelamento di asset, bail-in di creditori e intervento statale (es. Belgio per Euroclear). I fail di settlement potrebbero superare il 10% del volume giornaliero (~€1 trilione), causando perdite operative e reputazionali. Fitch Ratings nota che rischi operativi (inclusi sistemi failure) sono chiave per Euroclear, e un downgrade del rating potrebbe accelerare il collasso. Clearstream, parte di Deutsche Börse, potrebbe subire un effetto domino, con impatti su mercati azionari UE.

Conseguenze per i Proprietari Originali dei Titoli 
Per i proprietari originali (investitori retail, fondi pensione), le conseguenze sarebbero devastanti, richiamando il concetto di "Great Taking" di David Webb: in un fallimento CSD, i titoli rehypothecated (riutilizzati come collaterale) verrebbero sequestrati da creditori privilegiati sotto la Financial Collateral Directive UE e UCC Article 8. I "security entitlement" – diritti contrattuali a dividendi e cedole, non proprietà legale – evaporerebbero, lasciando gli investitori come unsecured creditors ultimi in linea per il recovery. Asset fungibili in catene di custodia potrebbero essere persi in un "ripple effect", con perdite stimate in centinaia di miliardi per pension funds UE. Questo amplificherebbe disuguaglianze, riducendo fiducia nel sistema finanziario e spingendo verso alternative decentralizzate come la tokenizzazione blockchain.

4. Conseguenze Economiche per l'UE
Le sanzioni "kamikaze" hanno amplificato vulnerabilità economiche: aumento dei costi energetici, calo delle esportazioni verso Russia e frammentazione finanziaria. Analisi indicano un impatto negativo sul PIL UE dello 0.5-1%, con settori come l'energia e la finanza più colpiti. La Russia ha risposto con contromisure, inclusi divieti su crypto e banche terze, che potrebbero costare all'UE miliardi in opportunità perdute. Inoltre, il ritardo nel uso degli asset congelati ha esposto l'UE a critiche per inefficacia, mentre la Russia sfrutta sentenze domestiche per compensazioni.

5. Implicazioni di Policy
Per mitigare questi rischi:
    1. Revisione delle Sanzioni: Adottare un approccio più selettivo, evitando misure che danneggiano l'UE (es. focus su individui anziché settori energetici). 
    2. Protezione dei CSD: Rafforzare CSDR con fondi di resolution dedicati per asset sanzionati e limiti al reuse (cap 100%). 
    3. Tassazione Mirata: Applicare una tassa del 15% sui profitti da asset congelati, come nel Signoraggio Collaterale, per finanziare aiuti senza rischi legali. 
    4. Transizione a DLT: Tokenizzare asset per proprietà diretta, riducendo dipendenza da CSD vulnerabili a geopolitica. 

6. Conclusione
Le sanzioni "kamikaze" della Commissione UE, pur mirate a indebolire la Russia, rappresentano un rischio sistemico per l'economia europea, esponendo CSD come Euroclear a contenziosi e instabilità. Come nel Quantitative Balancing, è essenziale ricondurre queste rendite occulte alla collettività, discutendone democraticamente per evitare un "suicidio economico". Ulteriori ricerche potrebbero quantificare i costi netti per l'UE.

Riferimenti
    • Euroclear (2025). Q3 2025 Results. 
    • Reuters (2025). Russian court recovers $105.4 million from Euroclear. https://www.reuters.com/business/finance/russian-court-recovers-1054-million-damages-euroclear-ria-reports-2025-09-03/ 
    • BBC (2025). EU fails to back frozen Russian cash loan. https://www.bbc.com/news/articles/cn8v0zyx9zyo 
    • UK Parliament (2025). Sanctions against Russia: What has changed in 2025? https://researchbriefings.files.parliament.uk/documents/CBP-10342/CBP-10342.pdf
    • Saba, M. (2025). Collateral Seigniorage: The "Grand Prize" Hidden in the Reuse of Clients' Proprietary Securities. https://www.academia.edu/144800749/Collateral_Seigniorage_The_Grand_Prize_Hidden_in_the_Reuse_of_Clients_Proprietary_Securities 
    • Saba, M. (2025). Quantitative Balancing: A Nash Equilibrium Framework for Transparent Bank Accounting and Financial Stability. https://www.academia.edu/142942995/Quantitative_Balancing_A_Nash_Equilibrium_Framework_for_Transparent_Bank_Accounting_and_Financial_Stability
    • Webb, D.R. (2024). La Grande Stangata.

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