Diritto di replica di Marco Saba
A: Corriere della Sera, ATTN. Cronista Mario Gerevini
P.C. Avv. Marco Della Luna, Avv. Silvio Orlandi
Spettabile Cronista,
mi ritengo dileggiato dal contenuto del tuo articolo del 5 aprile “«Datemi 17 miliardi»: il finto tesoro e la folle pretesa del socio Unicredit. E la Cassazione lo costringe a pagare” – laddove scrivi “...Savatteri si fa rappresentare da Marco Saba, non nuovo a pindariche teorie su presunti patrimoni nascosti delle banche.” Premetto che le mie non sono semplici “teorie” ma fatti acclarati attraverso una ricerca ventennale su fonti accademiche, istituzionali e giuridiche, e sono state condivise ed esposte in successive assemblee bancarie anche da Carlo Sibilia, poi promosso sottosegretario di Stato del Ministero dell'Interno, e dal magistrato – all’epoca – Avv. Elman Rosania. In particolare, Biagio Bossone (senior advisor alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale) confermava nel 2018 la creazione di denaro bancario che genera profitti non rilevabili dall’attuale tenuta contabile sia di banche commerciali che di banche centrali, e proprio sul blog della Banca Mondiale! (vedere gli articoli “Accounting View” su https://blogs.worldbank.org/team/biagio-bossone ). Il 17 novembre 2020 un paper della Cornell Law University – cofirmato dallo studio legale Clifford Chance e dalla Banca d’Inghilterra – svela il mistero: “il problema non è la legge in sé, ma piuttosto il continuo presupposto, da parte di economisti e contabili, così come di molti avvocati, che i principi contabili dello standard dell’oro siano applicabili ancora oggi.” (https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3730608 ).
Ti chiedo quindi la pubblicazione di questa rettifica affinché non si pensi di poter difendere il credito del sistema bancario semplicemente screditando gratuitamente un funzionario UniCredit (Savatteri) e un contabile forense, il sottoscritto, che stanno modestamente svolgendo con la dovuta diligenza il proprio lavoro.
Marco Saba
L'Ordinanza della Cassazione:
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