domenica 29 dicembre 2024

BCE: perché occorre toglierle l'immunità e i superpoteri

Il podcast presenta una lettera aperta di Marco Saba, critico contabile, alla Presidente della BCE Christine Lagarde. Saba denuncia una inconsistenza contabile nella rendicontazione dei flussi di cassa delle istituzioni finanziarie, in particolare riguardo alla creazione di nuova moneta. Questa pratica, secondo Saba, crea una falsa immagine della situazione finanziaria delle banche e della BCE stessa, esponendole a potenziali responsabilità legali. La lettera richiama anche precedenti tentativi dell'autore di segnalare il problema alla BCE e ad altri organi, senza successo. Infine, si citano diverse fonti e documenti a supporto delle affermazioni di Saba.

Ascolta: "BCE: perché occorre toglierle l'immunità e i superpoteri" - un podcast di News Commentary from Europe. https://open.spotify.com/episode/4KKQdmNWuOZxXwvpaUiFc9



giovedì 26 dicembre 2024

Richard Werner: Il nuovo paradigma della macroeconomia compie 20 anni

 

Ascolta: "La creazione del denaro bancario governa le nostre vite" - nuovo podcast da News Commentary from Europe.


    Questo libro del 2005 di Richard Werner critica la teoria macroeconomica neoclassica, sostenendo che non riesce a spiegare la prolungata stagnazione economica del Giappone negli anni '90. Werner usa l'esperienza del Giappone per supportare una teoria alternativa che enfatizza il ruolo della creazione di credito bancario e del razionamento della quantità nel determinare i risultati macroeconomici. Mette in discussione l'efficacia delle politiche monetarie e fiscali tradizionali, proponendo invece che la quantità di credito, non i tassi di interesse, dovrebbe essere l'obiettivo politico primario per stimolare la crescita economica. Il libro presenta ampie prove empiriche dal Giappone, contrapponendole alle previsioni neoclassiche, e suggerisce un nuovo paradigma incentrato sulla creazione di credito e sulle quantità piuttosto che sui prezzi. Infine, esplora le implicazioni di questo nuovo paradigma per la politica economica e lo sviluppo.

Documento informativo: Richard Werner - Il nuovo paradigma in macroeconomia

Introduzione:

   Questo documento riassume i temi e gli argomenti chiave presentati negli estratti forniti da "Nuovo paradigma in macroeconomia" di Richard Werner. Il nucleo del lavoro di Werner sfida il pensiero macroeconomico convenzionale, in particolare per quanto riguarda il ruolo delle banche e la creazione di credito nell'attività economica. Critica gli approcci monetaristi e keynesiani tradizionali, offrendo un modello alternativo incentrato sui flussi di credito disaggregati. Gli estratti si concentrano principalmente sull'economia giapponese durante il suo "decennio perduto" degli anni '90, utilizzando questo come caso di studio per illustrare le sue teorie.

Temi e idee chiave:

Critica della teoria monetaria tradizionale:

Il moltiplicatore monetario è fuorviante: Werner respinge il concetto tradizionale di moltiplicatore monetario (M=mH) come "nessun valore informativo", sostenendo che semplicemente ribadisce le definizioni senza offrire approfondimenti sul funzionamento del sistema bancario. 

Instabilità della velocità: critica l'uso degli aggregati monetari (M1, M2 + CD) perché la loro velocità è altamente instabile, minando la tradizionale teoria quantitativa della moneta (MV=PQ). "I banchieri centrali... hanno lamentato l'estrema variabilità della velocità." (p. 131)

Problema con la definizione di moneta: Werner evidenzia la difficoltà nel definire la moneta, notando che "non esiste una linea netta tra 'moneta' e altre attività" (citando Friedman), e sostiene che cercare di definire la moneta in base alle attività del settore privato porta a misure arbitrarie.

Ruolo centrale delle banche e creazione di credito:

Le banche come creatori di credito: Werner sottolinea che le banche non sono semplici intermediari ma "produttori di questa merce" (moneta). Cita Wicksell: "le banche stesse creano la moneta necessaria..." Le banche hanno la capacità unica di creare nuovo potere d'acquisto attraverso i prestiti, una capacità che manca ad altre istituzioni. 

Credito come forza motrice: sostiene che la creazione di credito, non gli aggregati monetari, sia il motore principale della crescita del PIL nominale. "La creazione di credito bancario non incanala il denaro esistente verso nuovi usi. Crea denaro che prima non esisteva e lo incanala verso qualche uso." (p.179) Si sostiene che questo "canale del credito bancario" sia dominante rispetto ad altri meccanismi di trasmissione.

Il razionamento del credito è sempre presente: il razionamento del credito, definito come la non endogenità dell'offerta di credito rispetto alla domanda, non è un'anomalia occasionale, ma una caratteristica permanente dell'economia. "Se una crisi del credito è definita come razionamento del credito, allora esiste sempre." (p.199).

Modello di credito disaggregato:

Due circolazioni di denaro: Werner propone una distinzione tra credito utilizzato per transazioni basate sul PIL (CR) e credito utilizzato per transazioni non basate sul PIL (principalmente finanziarie) (CF). Sostiene che "L'effettiva quantità di denaro utilizzata per transazioni basate sul PIL... deve essere uguale al PIL nominale" (p.186). La velocità è costante per il credito nella circolazione "reale": mentre la velocità monetaria totale fluttua, si sostiene che la velocità del credito utilizzata nelle transazioni correlate al PIL sia costante. (p. 186)

Bolle patrimoniali e allocazione del credito: spiega che le bolle dei prezzi delle attività si verificano perché le banche spesso incanalano il credito in modo sproporzionato nella circolazione finanziaria, gonfiando i prezzi delle attività senza necessariamente stimolare l'economia reale. "In tempi in cui le banche prestano molto per scopi speculativi... è probabile che si verifichi un'inflazione dei prezzi delle attività. Nel frattempo, i prezzi al consumo difficilmente aumenteranno". (p. 227)

Analisi delle prestazioni economiche del Giappone:

Inefficacia della politica fiscale: Werner sostiene che i pacchetti di stimolo fiscale, in particolare quelli finanziati dall'emissione di obbligazioni, non sono efficaci perché non aumentano necessariamente la creazione totale di credito nell'economia. Fornisce esempi confrontando la spesa pubblica finanziata da obbligazioni con quella finanziata dai prestiti bancari. "Settore privato non bancario... Effetto netto = zero" vs "Effetto netto = ¥20 trilioni" (p.256).

I tassi di interesse non sono fondamentali: Werner mette in discussione l'idea che bassi tassi di interesse porteranno a una ripresa. Evidenzia una forte correlazione positiva tra tassi di interesse nominali e reali e PIL nominale (Tabella 6.2) e afferma che l'offerta di credito è un vincolo fondamentale.

Controlli del credito della banca centrale: Werner si concentra sul sistema "window guidance" (WG) utilizzato dalla Banca del Giappone. Il WG non era semplicemente uno "strumento supplementare", ma un potente strumento utilizzato per controllare e allocare il credito. Cita i funzionari della Banca del Giappone: "La Window guidance è molto dettagliata" (p.276) e "Divulghiamo ogni informazione in nostro possesso... per settore economico, per azienda" (p.276). 

La Window Guidance era spesso troppo restrittiva: le quote stabilite dalla Banca del Giappone erano talvolta considerate troppo elevate, persino durante le recessioni, costringendo le banche a prestare più di quanto desiderassero per raggiungere le loro quote: "Specialmente nel 1986 e nel 1987, per circa un anno, la Banca del Giappone ha detto: 'Per favore usate di più, perché siamo in recessione...'" (p.280)

I veri obiettivi della BoJ: Werner si chiede se la Banca del Giappone abbia effettivamente mirato alla crescita economica e critica la sua attenzione alla riforma strutturale mantenendo rigide politiche monetarie.

Prospettiva storica sulla creazione di credito:

Antiche origini della creazione di credito: Werner fornisce una panoramica storica che traccia il concetto di creazione di credito fino ai tempi antichi: la carta moneta cinese, i tallies di legno inglesi e le cambiali italiane dimostrano tutti la creazione di credito al di fuori dei limiti del denaro fisico.

La natura fraudolenta: "Gli orafi di Londra furono, ovviamente, di gran lunga i primi a concepire questa nozione epocale (e fraudolenta) di estendere più ricevute di quante ne fossero mai state depositate, espandendo così l'offerta di moneta". 

Prove empiriche:

Analisi di regressione: Werner include numerose analisi di regressione a supporto delle sue argomentazioni, mostrando un collegamento tra credito (in particolare credito utilizzato per transazioni di PIL) e crescita economica e sottolineando l'inefficacia degli aggiustamenti dei tassi di interesse e dimostrando l'influenza della window guidance sui prestiti bancari.

Statistiche sul credito: sottolinea l'esistenza di statistiche dettagliate e disaggregate sul credito della Banca del Giappone, necessarie per convalidare il suo modello, sebbene la BoJ abbia smesso di renderle pubbliche (p. 203)

Citazioni chiave:

"Le banche nella loro attività di prestito non solo non sono limitate dal loro capitale; non sono, almeno non immediatamente limitate da alcun capitale; concentrando nelle loro mani quasi tutti i pagamenti, creano esse stesse il denaro necessario..." - Wicksell (p. 178)

"Le banche emettono crediti aggiuntivi su risorse esistenti. La creazione di credito bancario non incanala il denaro esistente verso nuovi usi. Crea nuovo denaro che non esisteva prima e lo incanala verso qualche uso." (p.179)

"Se una crisi del credito è definita come razionamento del credito, allora esiste sempre." (p.199)

"In tempi in cui le banche prestano molto per scopi speculativi... è probabile che si verifichi un'inflazione dei prezzi delle attività. Nel frattempo, i prezzi al consumo difficilmente aumenteranno." (p.227)

"La guida alle finestre è molto dettagliata" (funzionario della Banca del Giappone p.276)

"Divulghiamo ogni informazione in nostro possesso... per settore economico, per azienda." (funzionario di banca 3 p.276)

"Gli orafi di Londra furono, ovviamente, di gran lunga i primi a concepire questa nozione epocale (e fraudolenta) di estendere più ricevute di quante ne fossero mai state depositate, espandendo così l'offerta di moneta." (p.171)

Implicazioni e conclusione:

Il lavoro di Werner ha implicazioni significative per comprendere come funzionano le economie moderne. La sua enfasi sulla creazione di credito come motore chiave dell'attività economica sfida la tradizionale attenzione agli aggregati monetari e ai tassi di interesse. Egli sostiene che gli interventi politici devono concentrarsi sulla quantità e l'allocazione del credito, non solo sui tassi di interesse. Nel caso giapponese, la sua analisi suggerisce che le politiche della banca centrale, compresi i suoi controlli sul credito, hanno contribuito alla prolungata recessione del paese limitando il flusso di credito agli usi produttivi e consentendo ai prestiti speculativi di prevalere. Il suo lavoro suggerisce un corso d'azione molto diverso dalle politiche convenzionali spesso applicate.

Aree per ulteriori indagini

  • Gli esatti metodi empirici utilizzati per determinare i valori di credito disaggregati
  • Le precise motivazioni e influenze della Banca del Giappone e di altri attori politici durante il "decennio perduto" del Giappone.
  • L'applicabilità generale del modello di Werner ad altre economie, in particolare quelle con sistemi finanziari diversi.

   Questo documento informativo fornisce una panoramica dettagliata delle idee chiave di Richard Werner. Questo quadro offre una prospettiva stimolante sulla macroeconomia con importanti implicazioni politiche.

Cronologia degli eventi:

Storia antica (ante X secolo): le prime forme di credito e denaro emergono con tavolette d'argilla babilonesi, pratiche contabili egiziane e bastoncini di conteggio in Inghilterra (Tally Stick).
I banchieri iniziano ad "accettare" cambiali, creando essenzialmente credito.
Le prime forme di carta moneta iniziano a circolare in Cina.

X secolo: i banchieri privati ​​in Cina iniziano a emettere ricevute di deposito "scoperte", stampando di fatto denaro.

XII secolo: i banchieri italiani (lombardi) creano denaro tramite cambiali e ricevute di deposito. Vengono emesse cambiali "fittizie". Nascono i "Buoni Comunali a corso libero" a Milano, emessi dal Comune nel 1240.

XV-XVI secolo: i Fugger e altre banche nell'Europa continentale prosperano, fungendo da banchieri dell'imperatore.

1609: viene fondata la Banca di Amsterdam, seguita da altre banche in Olanda, Germania e Svezia.

1694: viene fondata la Banca d'Inghilterra, con il diritto di emettere le proprie banconote. Le banche private diventano i principali emittenti di denaro. 

1717: John Law segnala gli alti tassi di interesse applicati dalle banche sulle cambiali.

Prima del 1942: le banche di vari paesi si impegnano in pratiche di creazione di credito.
Le banche sono spesso coinvolte in prestiti speculativi, contribuendo a bolle speculative e crisi.

1942: la Banca del Giappone inizia a pubblicare statistiche dettagliate sul credito settoriale e inizia a utilizzare controlli diretti sui prestiti bancari.

Dopo la seconda guerra mondiale: il Giappone si impegna in una politica industriale attiva, utilizzando la Banca del Giappone per guidare i prestiti, preferendo prestiti alle aziende esportatrici, limitando i prestiti ai beni di consumo e alle industrie di servizi.

1955- inizio anni '70: i limiti di crescita del credito della Banca del Giappone precedono i cambiamenti in altri strumenti di politica monetaria.

Fine anni '70: la Banca del Giappone sopprime i prestiti immobiliari utilizzando la "window guidance".

Inizio anni '80: l'economia giapponese inizia ad affrontare cambiamenti e pressioni.
La Banca del Giappone si impegna in un "adeguamento" dei piani di prestito bancario.
Le voci delle principali banche cittadine lamentano che i loro piani di prestito non vengono pienamente accettati.

Anni '80-'90: il Giappone attraversa un periodo di crescita economica e una bolla speculativa, seguita da una lunga recessione.
La Banca del Giappone utilizza ampiamente la "window guidance" (controlli del credito).

Ottobre 1986: grazie alla window guidance, i piani di prestito sono proporzionali tra i vari gruppi bancari.

Ottobre 1987: le banche estendono più prestiti d'impatto per aggirare le rigide quote di window guidance.

Fine anni '80: la Banca del Giappone incoraggia le banche a prestare di più, portando a un aumento dei prestiti speculativi.

Giugno 1989: la banca centrale restringe le quote di prestito per il terzo trimestre dell'anno.

Settembre 1990: la Banca del Giappone dichiara che restringerà ulteriormente la guidance oltre il trimestre precedente.

1990-2000: la crescita del PIL nominale giapponese rallenta, con una crescita fluttuante in vari settori. (vedere Tabella 1.1, Tabella 2.2 e Tabella 2.3)
I prestiti e il debito pubblico aumentano in modo significativo. (Tabella 2.3)
I tassi di interesse scendono a livelli storicamente bassi. (Tabella 2.4)

1991: la Banca del Giappone elimina ufficialmente la politica di "window guidance".

1991-2000: i prestiti e il debito pubblico crescono notevolmente.
I tassi di interesse nominali diminuiscono in modo significativo.
L'economia giapponese entra in un periodo di stagnazione caratterizzato da deflazione.

Anni '90 - Inizio anni 2000 Si intensifica il dibattito sull'efficacia della politica fiscale e monetaria in Giappone.
La Banca del Giappone implementa politiche monetarie non convenzionali ed è riluttante a impegnarsi in un allentamento quantitativo.

1994-1995 e 1999 e 2003: la Banca del Giappone sterilizza l'intervento sui cambi ordinato dal Ministero delle finanze.

1998: la Banca del Giappone smette di pubblicare statistiche mensili sul credito al pubblico.

1999: la Bundesbank diventa parte del sistema della Banca centrale europea. 

Dopo il 2000: l'economia giapponese rimane stagnante. Proseguono le discussioni sulle corrette politiche monetarie necessarie per la ripresa.

2005: Richard Werner pubblica "New Paradigm in Macroeconomics", analizzando la stagnazione economica del Giappone e sottolineando l'importanza del credito disaggregato.

In corso: il dibattito sulla creazione di credito, sulla politica monetaria e sul ruolo delle banche continua, con implicazioni per le economie di tutto il mondo.


Personaggi

Richard A. Werner: autore di "New Paradigm in Macroeconomics", sostiene un approccio disaggregato al credito e al suo impatto sull'economia, sottolineando la capacità di creazione di credito delle banche e della Banca centrale. Sfida i modelli monetaristi e keynesiani convenzionali.

John Law: economista e finanziere scozzese del XVIII secolo che promosse l'uso della carta moneta e la creazione di credito. Riconobbe che i banchieri potevano creare denaro "scontando" le cambiali. Knut 

Wicksell: economista svedese che comprese che le singole banche creano denaro attraverso i prestiti. Credeva che le banche creassero il denaro necessario per i prestiti.

Albert Hahn: economista del XX secolo che sottolineò che ogni banca può creare denaro "dal nulla" e sottolineò le conseguenze macroeconomiche.

Joseph Schumpeter: economista del XX secolo che descrisse il banchiere come un "produttore" di potere d'acquisto, non solo un intermediario. Notò che la creazione di credito bancario emette nuove pretese sulle risorse esistenti.

Milton Friedman: economista del XX secolo associato al monetarismo, che ha evidenziato le sfide della definizione di "denaro" e ha riconosciuto che non esiste una linea netta tra "denaro" e altri asset.

Yasushi Mieno: governatore della Banca del Giappone nei primi anni '90. Le sue azioni e politiche sono state spesso dibattute nel contesto della crisi finanziaria giapponese.

Yutaka Yamaguchi: vicegovernatore della Banca del Giappone, che credeva che la banca centrale potesse creare inflazione acquistando asset.

Alan Greenspan: presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, noto per le sue decisioni di politica monetaria.

Wim Duisenberg: primo presidente della Banca centrale europea.

Koichi Hamada: economista che sostiene la visione secondo cui la Banca del Giappone non dovrebbe sterilizzare l'intervento sui cambi.

Kazuo Ueda: banchiere centrale che si è espresso contro l'idea di acquistare asset non tradizionali.

Ryutaro Hashimoto: primo ministro del Giappone durante la crisi finanziaria alla fine degli anni '90. 

Hammurabi: un antico re babilonese, la cui stele registrava le pratiche di debito e credito.


Istituzioni e concetti chiave:

Banca del Giappone (BoJ): la banca centrale del Giappone, responsabile della politica monetaria e della regolamentazione delle banche.

Bundesbank: la banca centrale della Germania, ora parte del sistema della Banca centrale europea.

Banca centrale europea (BCE): la banca centrale dell'Eurozona, responsabile della politica monetaria.
Ministero delle finanze (MoF): dipartimento governativo responsabile delle questioni finanziarie in Giappone

Programma di prestiti e investimenti fiscali (FILP): programma del governo giapponese per indirizzare i fondi verso settori specifici.

Window Guidance (WG): una forma di controllo del credito utilizzata dalla Banca del Giappone per guidare i prestiti delle banche commerciali.

High Powered Money (HPM) / Base monetaria (M0): una misura ristretta di denaro, tra cui la valuta in circolazione e le riserve delle banche commerciali.

M1, M2 + CD: misure dell'offerta di moneta, con M1 che include valuta e depositi correnti e M2 che include M1 più altri depositi meno liquidi come i CD. Tasso di sconto ufficiale (ODR): il tasso di interesse al quale le banche commerciali possono prendere in prestito dalla banca centrale.

Prodotto interno lordo (PIL): il valore totale di beni e servizi prodotti in un'economia.

PIL nominale: PIL misurato ai prezzi correnti.

PIL reale: PIL corretto per l'inflazione.

Indice dei prezzi al consumo (CPI): misura la variazione dei prezzi di beni e servizi al consumo.

Indice dei prezzi all'ingrosso (WPI): misura la variazione dei prezzi dei beni all'ingrosso.

Creazione di credito: il processo mediante il quale le banche creano nuovo potere d'acquisto (anche) tramite prestiti.

Razionamento del credito: quando la domanda di credito supera l'offerta e le banche scelgono di non concedere prestiti a tutti i mutuatari.

Deflazione: una diminuzione del livello generale dei prezzi di beni e servizi.

Bolla dei prezzi delle attività: un periodo di rapidi e insostenibili aumenti dei prezzi delle attività, spesso alimentati da prestiti speculativi.

Velocità di entrata del denaro: il rapporto tra PIL nominale e offerta di moneta.

  Questa cronologia e questo cast di personaggi forniscono una panoramica delle informazioni contenute nel testo.

lunedì 23 dicembre 2024

Carige, condannato a 4 anni l’ex ceo Paolo Fiorentino. All’ex socio Malacalza maxi-risarcimento

Carige, l’ex ceo Paolo Fiorentino condannato a 4 anni. All’ex socio Malacalza maxi-risarcimento per la cattiva gestione della banca

di Alessandro Mocenni (MF-Newswires) 18/12/2024

FONTE


Banca Progetto conferma la fiducia al ceo. Il Tribunale di Milano ha condannato mercoledì 18 l’ex ad di Carige e l’allora responsabile della tenuta delle scritture contabili Mauro Mangani a 2 anni e mezzo per manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali sulla semestrale 2018. Il pm Paolo Filippini chiedeva pene inferiori. Settecento mila euro di multa alla banca. La difesa del banchiere: convinti dell’innocenza, faremo appello.

I Giudici della terza sezione penale del Tribunale di Milano hanno condannato mercoledi 18 a 4 anni di reclusione, 50 mila euro di multa e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni l’ex amministratore delegato di Banca Carige Paolo Fiorentino nell’ambito del processo sull’istituto di credito genovese con al centro la semestrale del 2018, in cui il manager era imputato per manipolazione del mercato e false comunicazioni sociale al mercato.

Il Tribunale ha anche inflitto 2 anni e 6 mesi al responsabile, all'epoca dei fatti, della tenuta delle scritture contabili, Mauro Mangani. I giudici presieduti da Ilio Mannucci Pacini hanno inoltre condannato Carige (nel frattempo acquisita da Bper) a 700 mila euro di sanzione pecuniaria e hanno altresì disposto che gli imputati in solido paghino a Malacalza Investimenti circa 28,6 milioni di euro di provvisionale in vista di un prossimo risarcimento danni. 

Leggi anche: Carige, Malacalza si dimette e accusa Fiorentino

Il Tribunale è andato oltre le richieste del pm Paolo Filippini che aveva chiesto 3 anni e mezzo di carcere e 200 mila euro di multa per Fiorentino, 2 anni e 4 mesi e 200 mila euro di multa per Mangani, e 600 mila euro di sanzione pecuniaria per la banca.

La reazione delle difese: Fiorentino innocente, faremo appello

L’avvocato Giuseppe Iannaccone, difensore dell’ex ad di Carige, commentando la decisione ha detto: «Le sentenze si rispettano. Siamo Fermamente convinti dell'innocenza di Paolo Fiorentino e valuteremo gli spazi per l'appello».

I legali dei Malacalza: gravissime irregolarità nella gestione di Fiorentino

Francesco Centonze, Matteo Bozzone e Giovanni Miozzari, legali di Malacalza Investimenti, la principale parte civile nel processo, hanno affermato: «Non abbiamo mai avuto dubbi sulle gravissime irregolarità che hanno contraddistinto la gestione dell’amministratore delegato. Finalmente, non solo Malacalza investimenti, ma anche centinaia di piccoli risparmiatori hanno trovato adeguato ristoro. Comincia poi a farsi chiarezza sul torbido epilogo della banca».

La storia dell’inchiesta

L'inchiesta era stata avviata a suo tempo dalla Procura di Genova e poi trasferita, per competenza territoriale, a Milano e riguardava la presunta mancata comunicazione al mercato della necessità di svalutare crediti deteriorati in pancia all'istituto per 257 milioni di euro.

Nella sua richiesta di condanna il Pm aveva parlato di "esistenza" di carenze contabili e amministrative "ampiamente conosciute dalla banca e già censurate dalla Bce" nell'ispezione del giugno 2018 "affrontata con un approccio dilatorio, finalizzato a contenere le richieste di maggiori accantonamenti avanzate dagli ispettori, al fine di evitare le conseguenze negative che le maggiori rettifiche sui crediti avrebbero determinato sui risultati di bilancio della semestrale 2018". In particolare, scriveva ancora il magistrato "non può non evidenziarsi" che "Fiorentino voleva proseguire nel ruolo di amministratore delegato della banca per la nuova lista che voleva prenderne il controllo e dunque voleva arrivare alle elezioni del cda del 21/9/2018 con la spendita di un risultato di continuità positiva della sua gestione così da poter attrarre il maggior numero di voti degli azionisti".

La terza sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta da Ilio Mannucci Pacini e composta da Luigi Varanelli e Mariantonietta D'Amico, ha fissato in novanta giorni il termine per il deposito della motivazione della sentenza.

Banca Progetto rinnova la fiducia al ceo Fiorentino

A stretto giro si è riunito il cda di Banca Progetto, sotto la presidenza di Massimo Capuano, che ha preso atto della sentenza di primo grado di condanna emessa dal Tribunale di Milano nei confronti dell'ad, Paolo Fiorentino, in merito a una vicenda relativa alla gestione di Banca Carige durante il suo mandato di consigliere delegato. Il cda di Banca Progetto, si legge in una nota, ha rinnovato, all'unanimità, piena fiducia a Paolo Fiorentino che proseguirà nel suo mandato. La banca continuerà a operare con la massima trasparenza e impegno nei confronti di clienti, dipendenti e degli altri stakeholder.  

Leggi anche: Commissariamento Carige, il Tribunale Ue respinge il ricorso dei Malacalza contro la Bce

Storia privata del banchiere cinese condannato a morte per corruzione

Il banchiere cinese Liu Liange, caduto in disgrazia, ha sposato la fidanzata del figlio, causandogli una depressione cronica


22 dicembre 2024 - FONTE

Secondo quanto riferito, il famoso banchiere cinese caduto in disgrazia, Liu Liange, avrebbe costretto il figlio a rompere con la fidanzata e in seguito avrebbe sposato la giovane donna. -- Foto: SCMP composite/Shutterstock

PECHINO (SCMP): La vita sentimentale del banchiere cinese caduto in disgrazia Liu Liange, condannato a morte per corruzione, è finita sotto esame pubblico.

Ciò includeva frequenti cambi di partner e il sabotaggio della relazione del figlio prima di sposare la sua ragazza, cosa che portò a critiche diffuse e che avrebbe contribuito alla depressione cronica del giovane.




Nato nel 1961 a Yongji, provincia di Jilin, Cina nord-orientale, Liu proviene da una famiglia istruita. In seguito è stato ammesso alla Jilin University of Finance and Economics.

La sua carriera nel settore bancario e finanziario comprende incarichi presso la Banca centrale della People's Bank of China e l'Export-Import Bank of China, prima di essere promosso a Presidente della Banca di Cina nel 2019.

La rapida ascesa di Liu Liange lo ha reso il più giovane presidente tra le “Big Four” delle banche statali prima della sua altrettanto drammatica caduta in disgrazia. -- Foto: XinhuaLa rapida ascesa di Liu Liange lo ha reso il più giovane presidente tra le “Big Four” delle banche statali prima della sua altrettanto drammatica caduta in disgrazia. -- Foto: Xinhua

All'epoca era il più giovane presidente tra le "Big Four" delle banche statali, cosa che lo fece salire alla ribalta pubblica.

Tuttavia, ci sono stati sospetti persistenti che la rapida ascesa di Liu sia stata facilitata dalla sua prima moglie, presumibilmente figlia di un alto funzionario, da cui in seguito divorziò per sposare la sua giovane amante dopo aver raggiunto il successo professionale.

Secondo Caixin, la condotta di questo banchiere ormai caduto in disgrazia è stata descritta come “moralmente corrotta”, un termine spesso applicato ai funzionari noti per avere avuto tre o più amanti.

I resoconti descrivono la condotta personale di Li come ampiamente criticata per i suoi molteplici matrimoni e le numerose relazioni extraconiugali.

Nel corso degli anni, le compagne di Liu sono diventate sempre più giovani e attraenti, tanto che alla fine si è sposato per la quarta volta con l'ex fidanzata del figlio. -- Foto: Shutterstock / SCMPNel corso degli anni, le compagne di Liu sono diventate sempre più giovani e attraenti, tanto che alla fine si è sposato per la quarta volta con l'ex fidanzata del figlio. -- Foto: Shutterstock / SCMP

Le accuse suggeriscono che durante il suo mandato, Li convocava spesso le sue subordinate nel suo ufficio per "chiacchierate a cuore aperto" a tarda notte.

I registri pubblici indicano che si è sposato quattro volte. Nel corso degli anni, le compagne di Liu sono diventate progressivamente più giovani e più belle, fino al suo quarto matrimonio, con l'ex fidanzata di suo figlio.

Si racconta che dopo che suo figlio presentò la sua fidanzata alla famiglia, Li disapprovò la relazione, costringendo il figlio a porre fine alla relazione perché lei "non era adatta al loro background familiare".

La coppia alla fine si separò. Tuttavia, sei mesi dopo, il figlio rimase scioccato nello scoprire che suo padre aveva sposato la sua ex fidanzata, il che, a quanto si dice, portò alla depressione del giovane.

Oltre alla sua scandalosa vita amorosa, anche la passione di Liu per lo sci è ben nota nel settore. Il fondatore di un fondo di private equity nazionale avrebbe organizzato jet privati ​​e facilitato i suoi viaggi annuali sugli sci a maggio nella regione di Koktokay nello Xinjiang.

La caduta in disgrazia di Liu è stata inaspettata. Nell'ottobre dell'anno scorso, è stato espulso dal Partito Comunista Cinese, accusato di aver svolto attività illegali e di aver accettato tangenti.

Il 26 novembre, Liu, sopra, è stato condannato a morte con una sospensione di due anni per aver accettato tangenti per un totale di oltre 121 milioni di yuan (17 milioni di dollari). Foto: XinhuaIl 26 novembre, Liu, sopra, è stato condannato a morte con una sospensione di due anni per aver accettato tangenti per un totale di oltre 121 milioni di yuan (17 milioni di dollari). Foto: Xinhua

Il 26 novembre, la Corte popolare intermedia di Jinan, nella provincia di Shandong, ha condannato Liu a morte con una sospensione di due anni per aver accettato tangenti per un totale di oltre 121 milioni di yuan (17 milioni di dollari) e per aver concesso illegalmente prestiti per oltre 3,32 miliardi di yuan (450 milioni di dollari).

Tutti i suoi guadagni illeciti furono confiscati.

Lo scandalo ha attirato grande attenzione e ha suscitato accese discussioni tra gli internauti cinesi.

Un utente online ha commentato: "Quest'uomo deve essere stato un bravo studente di storia, prendendo lezioni dall'imperatore Xuanzong di Tang, che si innamorò di Yang Yuhuan (spesso conosciuta come Yang Guifei), la splendida moglie di suo figlio Li Mao".

Un altro ha aggiunto: "Cosa succederà ora a sua moglie? Riuscirà a riconciliarsi con il figlio?" - SOUTH CHINA MORNING POST

venerdì 13 dicembre 2024

Come funziona il "ricorso al mercato" da parte dello Stato italiano?

Ricorso al mercato:

FONTE

"Saldo del bilancio dello Stato che esprime il totale lordo del finanziamento necessario a coprire l'ammontare delle spese. Esso, individuato nella sua entità dal quadro generale riassuntivo (v.) indica la differenza tra il totale delle entrate ed il totale di tutte le spese aumentate dei prestiti da rimborsare."

In pratica, il disavanzo (deficit), ovvero la cifra che manca per pareggiare i conti, deve essere reperita sul "mercato". 

[Listen to " Italy's Public Debt Market Scam" by News Commentary from Europe.] 

Il ricorso al mercato indica la capacità dello Stato italiano di finanziarsi attraverso l'emissione di titoli di debito pubblico, principalmente Bot (Buoni Ordinari del Tesoro) e Btp (Buoni del Tesoro Pluriennali), per coprire i propri fabbisogni finanziari quando le entrate fiscali non sono sufficienti a far fronte alle spese pubbliche.

Meccanismo:

  1. Quando lo Stato ha bisogno di risorse finanziarie, emette titoli di debito che vengono venduti sul "mercato finanziario".
  2. La partecipazione diretta alle aste dei titoli di Stato italiani è riservata a un gruppo ristretto di soggetti professionali:

    Partecipanti diretti:

    1. Specialisti in Titoli di Stato (con accesso a MTS, vedi sotto) ["Primary Dealers"]
    • Banche italiane ed estere
    • Istituti di credito selezionati dal Ministero dell'Economia
    • Hanno un rapporto contrattuale diretto con il MEF
    • Obbligati a garantire la liquidità sul mercato dei titoli di Stato
    • Intermediari finanziari qualificati
    • Autorizzati a operare direttamente sulla piattaforma del Tesoro
    • Devono soddisfare requisiti patrimoniali e organizzativi specifici

    Criteri di ammissione:

    • Capitale sociale minimo
    • Solidità patrimoniale
    • Strutture tecnologiche adeguate
    • Esperienza nel mercato finanziario
    • Rating creditizio sufficiente

Caratteristiche principali:

  • Serve a finanziare il disavanzo pubblico
  • Determina l'incremento del debito pubblico
  • Il tasso di interesse sui titoli dipende dalla valutazione del merito creditizio dello Stato
  • La Banca d'Italia e la Bce svolgono un ruolo importante nel monitorare e supportare questo processo

Controlli e limiti:

  • L'Unione Europea pone vincoli al ricorso al mercato attraverso i criteri di Maastricht
  • Viene monitorato il rapporto debito/PIL
  • Esistono regole che limitano l'eccessivo indebitamento

Questo meccanismo è fondamentale per garantire la liquidità e la continuità dei servizi pubblici quando le entrate ordinarie non sono sufficienti.

Chi sono oggi gli Specialisti in Titoli di Stato 

22 banche di cui 5 "italiane" (occorrerebbe verificare gli assetti azionari...)

Elenco:

- Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A - Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA - Banco BPM S.p.A. - Banco Santander SA - Barclays Bank Ireland PLC - BNP Paribas - BofA Securities Europe S.A. - Citibank Europe Plc - Crédit Agricole Corp. Inv. Bank - Deutsche Bank A.G. - Goldman Sachs Bank Europe SE - HSBC Continental Europe - Intesa Sanpaolo S.p.A. - J.P. Morgan SE - Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A - Mizuho Securities Europe GmbH - Morgan Stanley Europe SE - Natixis SA - NatWest Markets N.V. - Nomura Financial Products Europe GmbH - Société Générale Inv. Banking - UniCredit S.p.A 

Che vuol dire MTS?

MTS sta per "Mercato dei Titoli di Stato", un mercato elettronico regolamentato dove vengono scambiati i titoli di debito pubblico italiani.

Caratteristiche principali del MTS:

  • Piattaforma elettronica per negoziazione di titoli pubblici
  • Gestito da Borsa Italiana (gruppo Euronext)
  • Consente scambi all'ingrosso tra operatori professionali
  • Garantisce trasparenza e liquidità nelle negoziazioni
  • Fondamentale per la formazione dei prezzi dei titoli di Stato

Funzioni:

  • Quotazione in tempo reale dei titoli
  • Matching automatico degli ordini
  • Registrazione delle transazioni
  • Facilitazione degli scambi tra operatori qualificati

Il MTS è uno strumento chiave nel mercato finanziario italiano, permettendo una negoziazione efficiente e trasparente dei titoli pubblici.

Meccanismo di regolamento:

  1. Acquisto dei titoli
  • Partecipano all'asta tramite la piattaforma del MEF
  • Fanno offerte per l'acquisto di titoli
  • Versano il controvalore dei titoli attraverso:
    • Conti correnti presso la Banca d'Italia
    • Sistema di regolamento lordo TARGET2 (Trans-European Automated Real-time Gross Settlement Express Transfer System)
  1. Registrazione dei titoli
  • I titoli vengono accreditati sul conto titoli dell'intermediario
  • Generalmente presso Monte Titoli (società che gestisce il deposito accentrato)
  • Non è un conto diretto della Tesoreria, ma un conto dell'intermediario
  1. Passaggio di proprietà
  • Trasferimento immediato della proprietà dei titoli
  • Contestuale trasferimento dei fondi
  • TUTTO il processo di regolamento dei titoli di Stato passa attraverso TARGET2. e avviene in modo elettronico e contestuale

Gli specialisti in titoli di Stato hanno conti aperti presso le loro rispettive Banche Centrali Nazionali (nel caso dell'Italia, Banca d'Italia), che sono collegate a TARGET2.

Gli specialisti in titoli di Stato (Primary Dealers) che operano sui titoli italiani hanno conti aperti presso la Banca d'Italia.

Meccanismo specifico:

  1. Conti degli specialisti
  • Aperti presso Banca d'Italia
  • Collegati al sistema TARGET2
  • Non sono conti "diretti" su TARGET2, ma interfacciati
  1. Modalità di regolamento
  • La banca usa il proprio conto presso Banca d'Italia
  • Banca d'Italia regola il trasferimento tramite TARGET2
  • Il denaro viene contestualmente addebitato sul conto dell'intermediario
  1. Passaggio tecnico
  • Banca d'Italia "gira" i fondi per conto dell'intermediario
  • Trasferimento immediato e definitivo
  • Contestuale consegna dei titoli

Quindi non hanno un conto TARGET2, ma un conto nazionale collegato al sistema che consente il regolamento in tempo reale.

Con quali soldi gli specialisti comprano i titoli?


Le banche (specialisti in titoli di Stato) utilizzano denaro creato dal nulla (registrato contabilmente come passività della banca per azzerare il guadagno del ricavato della rivendita dei titoli aquistati...) che bonificano ai conti che hanno presso la Banca d'Italia che gestisce anche la Tesoreria di Stato (dal 1894).

In pratica, nel solo 2023 le banche hanno riciclato 402,5* miliardi di euro creati dal nulla, e in nero, tramite il gioco del "Ricorso al mercato" da parte dello Stato.

* Decisione sul Rendiconto generale dello Stato 2023 - Pagina 5, qui: https://www.corteconti.it/Download?id=e6b2a125-aa98-41c1-9f9a-0fec781fb0a7


Ecco un'illustrazione grafica fotorealistica che rappresenta il concetto della creazione di denaro da parte delle banche commerciali e il guadagno nascosto che ne deriva. La scena evidenzia il contrasto tra la trasparenza e l'opacità dei processi finanziari.