lunedì 28 febbraio 2022

Presentazione della legge popolare sulla moneta

Presentazione della legge popolare sulla moneta
(a cura di Marco Saba e Nino Galloni)

 
“Poteri economici sovranazionali, tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico” – così disse Sergio Mattarella nel suo discorso in occasione del secondo insediamento come Presidente della Repubblica il 3 febbraio 2022. 
 
 

Catacombe dei cappuccini a Palermo (w.o.j.n. 1938)


Quello che non ha spiegato, però, è come questo sia potuto accadere. L’analisi delle cause riconduce esattamente al mancato esercizio della sovranità monetaria da parte del potere politico, un processo che storicamente ha sempre portato alla sudditanza ed all'aumento della tassazione da parte dei poteri furbi malcelati dietro la narrazione della propaganda ufficiale. Infatti, il potere di creare moneta, come avvenne durante la seconda guerra mondiale, se ben esercitato, porta alla liberazione del paese dai poteri precedenti: il caso delle AM-Lire degli alleati ne è un esempio lampante. Gli alleati non solo godettero del signoraggio sulla nuova moneta – le AM-Lire - ma poterono così trascurare la tassazione che era improponibile nel periodo di profonda crisi del paese (dal 1943 in poi). Gli alleati contabilizzavano correttamente la creazione di nuova moneta evitando di addebitarsela – come invece furbescamente fanno oggi i banchieri internazionali  – ma bensì accreditandola in cassa. Seguendo oggi la stessa politica, lo Stato potrebbe salvarsi e affrancarsi dai poteri denunciati da Mattarella.

Da qui nasce il presente progetto di legge popolare sulla creazione monetaria che, non imputando a passività dello Stato il guadagno derivante dalla emissione di moneta fiat, permette la ripresa economica del paese annullando la necessità di una opprimente tassazione o di un indebitamento esagerato. Infatti, la creazione di moneta rende al sistema bancario un guadagno occulto annuo che, una volta esercitato in modo trasparente dal Tesoro, permette di coprire più che ampiamente le necessità della pubblica amministrazione, considerando un bilancio dello Stato attorno a mille miliardi l’anno, permettendo infatti di generare mezzi monetari non a debito per iniziative benefiche a favore della impoverita popolazione del Paese e fornendo - finalmente - tutti quei servizi che una società moderna reclama. Non è più pensabile di continuare ad ignorare quali gravi danni politici, economici e sociali, abbia portato il fatto di lasciare il potere di creare moneta ai banchieri privati che – oltre a sottovalutare le esigenze della collettività – basano la propria azione su principi contabili che non corrispondono alla realtà. Non è più tempo di regalare pasti gratis a una élite che deve inventare continue emergenze per nascondere le proprie responsabilità e, soprattutto, che  non è più in grado di indicare alcuna soluzione praticabile. In sostanza, è ora di affrontare un’epoca di adultità del paese e dei suoi attuali cittadini.

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