martedì 12 maggio 2020

La legge che introdusse i biglietti di stato a corso legale in Inghilterra

La legge che introdusse i biglietti di stato a corso legale in Inghilterra (1914-1928)

Currency and Bank Notes Act, 1914: 
"A Bill, To authorise the issue of Currency Notes, and to make provision with respect to the Note Issue of Banks". 6 agosto 1914

   [Emessa un giorno dopo che la Gran Bretagna aveva dichiarato guerra alla Germania, questa legge permetteva al Governo di stampare biglietti del tesoro a corso legale al posto delle "sovrane" e delle "mezze sovrane" d'oro. Ritirando l'oro dalla circolazione interna, questa legge ha di fatto sospeso il gold standard e in pratica ha consentito un'espansione inflazionistica della massa monetaria che ha permesso al governo di stampare biglietti a copertura dei propri obblighi. Di conseguenza, la legge ha dato al Governo, sorpassando la Banca d'Inghilterra, grande libertà nell'emissione di biglietti oltre il limite precedentemente autorizzato dalla legge. La Zecca Reale continuò a coniare sovrane d'oro fino al 1917, anche se con l'emissione di grandi quantità di carta moneta, le monete d'oro furono presto ritirate dalla circolazione. ]

 --- Sia essa promulgata dall'Eccellentissima Maestà del Re, da e con il consiglio e il consenso dei Signori Spirituali e Temporali, e dei Comuni, in questo attuale Parlamento riunito, e con l'autorità della stessa, come segue:

1 —
 (1) Il Tesoro può, fatte salve le disposizioni della presente legge, emettere biglietti in valuta per una sterlina e per dieci scellini, e tali biglietti saranno in corso nel Regno Unito nello stesso modo e nella stessa misura in cui sono in corso sovrane e mezze sovrane e avranno corso legale nel Regno Unito per il pagamento di qualsiasi importo. 

(2) Le note in valuta ai sensi della presente legge devono avere la forma e il disegno di cui sopra e devono essere stampate da tale lastra e su tale carta ed essere autenticate nel modo indicato dal Tesoro. 

(3) Il detentore di una nota in valuta avrà il diritto di ottenere su richiesta, durante l'orario d'ufficio presso la Banca d'Inghilterra, il pagamento della nota al suo valore nominale in moneta d'oro, che ha, per il momento, corso legale nel Regno Unito. 

(4) Il Tesoro può, a determinate condizioni, secondo le modalità e l'ordine di presentazione che riterrà più opportuno richiamare qualsiasi valuta ai sensi della presente legge per il pagamento di tali note al loro valore nominale in oro.

 (5) Le note valutarie ai sensi della presente legge sono considerate come banconote ai sensi della legge sulla falsificazione del 1913 e di ogni altra disposizione relativa ai reati in materia di banconote, attualmente in vigore in qualsiasi parte delle Isole Britanniche, e come titoli di valore ai sensi della legge sul furto del 1861 e di ogni altra legge relativa al furto, attualmente in vigore in qualsiasi parte delle Isole Britanniche, e come moneta corrente del regno ai fini delle leggi relative allo scambio commerciale e di ogni altra disposizione.

 (6) Al fine di soddisfare le esigenze immediate, tutti i vaglia postali emessi prima o dopo l'approvazione della presente legge avranno temporaneamente corso legale e corrente nel Regno Unito nello stesso modo e nella stessa misura e nella stessa totalità delle monete correnti, e avranno corso legale nel Regno Unito per il pagamento di qualsiasi importo. 
Il titolare di tale vaglia postale ha il diritto di ottenere su richiesta, durante le ore d'ufficio presso la Banca d'Inghilterra, il pagamento del vaglia postale al suo valore nominale in qualsiasi moneta che, per il momento, ha corso legale nel Regno Unito per l'importo della nota. 
Le disposizioni di cui alle lettere (b) e (c) della sottosezione (1) dell'articolo ventiquattro del Post Office Act, 1908, non si applicano a tali vaglia postali. 
La presente sottosezione avrà effetto solo fino a quando Sua Maestà non revocherà la stessa, e qualsiasi proclamazione che revochi la presente sottosezione può prevedere la convocazione o lo scambio di eventuali vaglia postali interessati. 

2. Le note in valuta possono essere emesse a tali persone e in modo diretto dal Tesoro, ma l'importo delle note emesse a qualsiasi persona sarà, in virtù della presente legge, e senza registrazione o ulteriori assicurazioni, una tassa fluttuante in via prioritaria rispetto a tutte le altre spese, sia per legge che in altro modo, sul patrimonio di tale persona.

3. Il governatore e la società della Banca d'Inghilterra e qualsiasi persona interessata nella gestione di qualsiasi Banca scozzese o irlandese di emissione può, nella misura in cui sia temporaneamente autorizzato dal Tesoro e subordinatamente a qualsiasi condizione legata a tale autorità, emettere note in eccesso rispetto a qualsiasi limite fissato dalla legge; e tali persone sono indennizzate, liberate ed esonerate da ogni responsabilità, penale o civile, in relazione a qualsiasi emissione di titoli oltre l'importo fissato dalla legge che sia stata da esse effettuata a partire dal primo giorno di agosto del 1914, in virtù di qualsiasi autorità del Tesoro o di qualsiasi lettera del Cancelliere dello Scacchiere, e qualsiasi procedura intrapresa per far valere tale responsabilità è nulla. 

4. Le banconote emesse da una banca di emissione in Scozia o in Irlanda hanno corso legale per il pagamento di qualsiasi importo in Scozia o in Irlanda rispettivamente, e tale banca di emissione non ha alcun obbligo di pagare le sue banconote su richiesta, tranne che presso la sede centrale della banca, e può pagare le sue banconote, se lo ritiene opportuno, in note valutarie emesse ai sensi del presente atto: A condizione che le note che hanno corso legale ai sensi della presente sezione non abbiano corso legale per qualsiasi pagamento da parte della sede centrale della banca da cui sono emesse ai fini del pagamento delle note emesse da tale banca. 
 La presente sezione avrà effetto solo fino a quando Sua Maestà non revocherà la stessa, e qualsiasi proclamazione che revochi la presente sezione potrà prevedere il richiamo o lo scambio delle note interessate. 

5.—
(1) Nella presente legge, con l'espressione "banca di emissione" si intende qualsiasi banca che abbia il potere, per il momento, di emettere banconote. 
(2) La presente legge può essere citata come legge sulla valuta e sulle banconote del 1914. 
(3) La presente legge si applica all'Isola di Man come se facesse parte del Regno Unito, ma non ad altri possedimenti britannici.

 --- Fonte: Gran Bretagna, Parliamentary Papers, House of Commons, 1914, 361, vol. 1.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Legge di modifica della legge sulla valuta e sulle banconote, 1914 [28 agosto 1914].

Sia essa promulgata dall'Eccellentissima Maestà del Re, da e con il consiglio e il consenso dei Signori Spirituali e Temporali, e dei Comuni, in questo presente Parlamento riunito, e con l'autorità dello stesso, come segue:

1. Il potere del Tesoro di richiamare note ai sensi della sottosezione (4) della sezione uno del Currency and Bank Notes Act, 1914, sarà esteso in modo da includere il potere di richiamare note valutarie, al momento dello scambio delle note così richieste, con altre note dello stesso valore nominale emesse ai sensi di tale legge.

2. Il Tesoro può, se lo ritiene opportuno, invece di emettere note a qualsiasi persona, rilasciare a tale persona un certificato che dà diritto all'emissione, su richiesta del Tesoro, delle note menzionate nel certificato; e le note coperte dal certificato si considerano, ai fini dell'articolo due del Currency and Bank Notes Act del 1914, come note emesse a tale persona.

3. La presente legge può essere citata come legge sulla valuta e sulle banconote (modifica) del 1914.

--------Fonte: House of Commons, House of Commons parliamentary papers, 1914 (Londra: House of Commons, 1914), vol. 1, pagg. 873-6.

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