Federico Caffè e il Bilanciamento Quantitativo: Un Ponte tra Etica Economica e Sovranità Monetaria
Federico Caffè, economista italiano di scuola keynesiana scomparso misteriosamente nel 1987, è ricordato per il suo impegno nella difesa dell’intervento pubblico come strumento per garantire occupazione, giustizia sociale e stabilità economica (6).
La sua critica alla privatizzazione dei benefici della creazione monetaria e alla mancanza di controllo statale sui sistemi finanziari trova oggi un’attualizzazione nel Bilanciamento Quantitativo (QB) , una proposta di riforma che riconosce la moneta come bene comune e ne trasferisce la gestione sotto responsabilità pubblica. Questo articolo esplora i punti di contatto tra l’eredità di Caffè e il QB, dimostrando come la sua visione possa ispirare soluzioni innovative per la crisi del sistema bancario contemporaneo.
1. Federico Caffè: Economia come Strumento di Giustizia Sociale
Caffè riteneva che l’economia dovesse servire la collettività, non gli interessi privati. Come sottolinea il suo biografo, egli si oppose con forza alla speculazione finanziaria e alla mancanza di trasparenza nei bilanci bancari, considerandole cause di instabilità sistemica (8).
Nella sua visione, lo Stato aveva il dovere di intervenire per:
- Ridurre le disuguaglianze attraverso politiche fiscali progressive.
- Controllare la creazione di moneta per evitare abusi da parte del settore privato.
- Promuovere la piena occupazione , come auspicato da Keynes nel Trattato sulla Riforma Monetaria (1923) .
Questi principi si ritrovano nel QB, che propone di riclassificare i depositi bancari come passività dello Stato, separando la proprietà dei fondi dei cittadini da quella delle banche e destinando il signoraggio (profitto derivante dall’emissione di moneta) a fini pubblici (1).
2. Il Bilanciamento Quantitativo: Una Riforma per la Trasparenza
Il QB affronta due criticità centrali nel sistema bancario:
- L’opacità contabile : I depositi, creati ex nihilo dalle banche attraverso i prestiti, sono oggi registrati come passività delle istituzioni creditizie. Questo nasconde il fatto che la moneta è garantita pubblicamente, non privatamente .
- La privatizzazione del signoraggio : Le banche commerciali traggono profitto dalla creazione di moneta, mentre i costi delle crisi (es. salvataggi) ricadono sui contribuenti .
Il QB risolve questi problemi:
- Riclassifica i depositi come debiti verso la Tesoreria dello Stato, rendendo esplicita la natura pubblica della moneta.
- Introduce pagamenti di signoraggio obbligatori da parte delle banche, riversando risorse all’erario per finanziare servizi sociali o ridurre il debito pubblico .
- Crea un equilibrio di Nash tra banche, Stato e depositanti, dove nessun attore ha incentivo a deviare dalle regole, garantendo stabilità sistemica .
3. Paralleli con il Pensiero di Caffè
Caffè avrebbe sicuramente appoggiato il QB, per almeno tre motivi:
3.1 Critica alla Privatizzazione del Signoraggio
Nel saggio A Tract on Monetary Reform (1923), Keynes notò che la Gosbank sovietica, pur con i suoi limiti, mantenne maggiore stabilità monetaria rispetto alla Reichsbank di Weimar, dove l’autonomia semi-privata portò all’iperinflazione. Caffè, seguendo questa logica, avrebbe sostenuto che la creazione di moneta non può essere lasciata a interessi privati senza supervisione pubblica (6). Il QB concretizza questa idea: separando i depositi come debiti statali, impedisce che le banche speculino sul denaro pubblico (4).
3.2 Priorità alla Giustizia Sociale
Caffè sosteneva il "riformismo lucido e coraggioso" e difendeva l’intervento dello Stato per contrastare le disuguaglianze economiche (8).
Il QB incarna questa visione, redistribuendo il signoraggio a favore della collettività. Ad esempio, in Italia, la riforma potrebbe ridurre il debito pubblico di 2.000 miliardi di euro semplicemente riconoscendo che i depositi bancari sono crediti dello Stato (5).
3.3 Trasparenza come Antidoto alla Crisi
Caffè denunciò la mancanza di trasparenza nei bilanci bancari come causa delle crisi finanziarie. Inoltre, criticava la “licenza di espropriare l’altrui risparmio” che caratterizzava i mercati finanziari poco regolati, sottolineando l’incoerenza tra la rigidità delle regole imposte all’economia reale e la permissività riservata alla finanza5.Il QB affronta questa questione: segregando e registrando i depositi come passività pubbliche e i prestiti come attività delle banche, elimina la confusione tra funzioni creditizie e politica monetaria. Questo migliorerebbe la vigilanza e ridurrebbe il rischio di corsa agli sportelli, come dimostrato durante la crisi del 2008 e il debito sovrano europeo (3).
4. Criticità e Risposte del QB
Alcuni potrebbero obiettare che il QB riduce il ruolo delle banche private, rischiando di soffocare l’innovazione finanziaria. Tuttavia, la proposta non elimina le banche, ma le trasforma in custodi dei fondi pubblici , mantenendo il loro ruolo di intermediazione creditizia sotto controllo trasparente (4). Inoltre, la tecnologia blockchain (es. WAVES-NG) potrebbe garantire tracciabilità e efficienza, realizzando pienamente la sovranità monetaria statale (5).
5. Una Eredità da Riscoprire
Federico Caffè è scomparso senza lasciare traccia, ma il suo pensiero vive nell’esigenza di un sistema economico più giusto e trasparente. Il Bilanciamento Quantitativo rappresenta una risposta concreta alla sua eredità: una moneta creata in modo trasparente, con benefici redistribuiti alla società, e regole chiare che vincolano banche e Stato a collaborare per la stabilità sistemica. Come scrisse Keynes, “la finanza deve tornare al servizio della persona, non il contrario” . Il QB è un passo in questa direzione, realizzando il sogno di Caffè di un’economia al servizio del bene comune.
Riferimenti
- Saba, M. (2025). Solving the Conundrum of Banks' Cash Flow Statements .
- Wikipedia – Federico Caffè.
- Wikidata – Federico Caffè.
- Saba, M. (2024). Rettifica contabile dei bilanci delle banche .
- Articolo su MicroMega (1986).
- La solitudine del riformista – Studio su Caffè.
- JSTOR – Caffè e la politica economica.
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