L'Italia può riprendersi il controllo della sua economia senza lasciare l'Euro? Una nuova proposta
Molti italiani si chiedono perché il nostro Paese, con un debito pubblico così alto, non possa semplicemente "stampare moneta" per risolvere i suoi problemi, come fanno altri grandi Paesi nel mondo. La risposta è che, entrando nell'Euro, l'Italia ha ceduto la sua capacità di creare moneta alla Banca Centrale Europea (BCE). Questa scelta ha portato vantaggi, come la riduzione dei costi per chi viaggia o fa acquisti in Europa , ma ha anche creato un problema: lo Stato non ha più il controllo diretto della sua politica monetaria e deve rispettare regole di bilancio molto rigide imposte dall'Europa.
Un recente rapporto di Marco Saba e Gianmario Ferramonti, datato giugno 2025, analizza questa situazione e propone una "terza via": non un'uscita traumatica dall'Euro, ma un insieme di riforme intelligenti per ridare all'Italia più ossigeno economico rimanendo nell'Unione.
Il Problema: Le Mani Legate dal Debito
Secondo il rapporto, l'Italia è intrappolata in un circolo vizioso: non potendo creare moneta, per finanziare le spese deve chiedere prestiti sui mercati emettendo titoli di Stato. Ma l'alto debito spaventa gli investitori, che chiedono interessi più alti, facendo aumentare ancora di più il debito. Questa situazione impedisce allo Stato di fare gli investimenti necessari per sostenere la crescita e il benessere dei cittadini.
Uscire dall'Euro? Una Soluzione Pericolosa?
L'idea di abbandonare l'euro e tornare alla lira ("Italexit") viene descritta come un'opzione rischiosa. Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche: una svalutazione enorme della nuova moneta, un'inflazione fuori controllo simile a quella argentina, il crollo dei mercati e la difficoltà a trovare chi sia disposto a prestare soldi all'Italia... In pratica però, riacquistando il controllo della moneta, l'Italia si troverebbe economicamente autosufficiente.
L'Idea Chiave: Cambiare le Regole del Gioco Bancario
Il cuore della proposta è una riforma innovativa chiamata "Bilanciamento Quantitativo" (QB). Per capirla, partiamo da due punti fondamentali:
Di chi sono i soldi in banca? Oggi, quando versiamo soldi sul nostro conto, la legge dice che la banca ne diventa proprietaria. Noi diventiamo semplicemente suoi creditori. La proposta è di cambiare questa regola (l'articolo 1834 del Codice Civile) per stabilire che i soldi depositati restino sempre di nostra proprietà, con la banca che agisce solo da custode. Questo renderebbe i nostri risparmi molto più sicuri in caso di crisi bancaria.
La "tassa" sulla creazione di moneta. Le banche creano denaro "dal nulla" ogni volta che concedono un prestito. Questo processo genera un enorme valore, chiamato "signoraggio". La proposta del rapporto è che questo valore non debba arricchire il sistema bancario, ma debba andare direttamente allo Stato, cioè a tutti i cittadini.
Il "Bilanciamento Quantitativo" unisce queste idee: ogni volta che una banca crea denaro per un prestito, registrerebbe un debito dello stesso importo verso la Tesoreria dello Stato. In pratica, pagherebbe una sorta di "tassa sulla creazione di moneta". Questa mossa, definita come un "adempimento fiscale dovuto", permetterebbe di aggirare i divieti europei che impediscono allo Stato di finanziarsi direttamente. Secondo gli autori, questa riforma potrebbe ridurre il debito pubblico italiano di circa 530 miliardi di euro con l'adesione di una sola grande banca.
Altre Proposte per un'Italia più Forte
Il rapporto suggerisce anche altre idee per rafforzare l'economia:
Un Fondo Sovrano "Made in Italy": Creare un grande fondo di investimento nazionale, sul modello di quello norvegese che usa i ricavi del petrolio. Visto che l'Italia non ha il petrolio, questo fondo verrebbe alimentato con una parte dei grandi risparmi privati delle famiglie italiane e investirebbe nelle aziende strategiche del nostro Paese per farle crescere.
Controllo di Energia e Telecomunicazioni: Lo Stato dovrebbe avere un ruolo più forte nei settori essenziali come l'energia e le telecomunicazioni, per garantire sicurezza e servizi accessibili a tutti.
Proteggere i nostri Dati: È fondamentale creare un'infrastruttura digitale nazionale ("cloud sovrano") per gestire i dati della pubblica amministrazione e dei cittadini, senza dipendere da giganti tecnologici stranieri.
In sintesi, il documento non propone un impossibile ritorno al passato, ma un percorso di innovazione per riscrivere alcune regole del gioco finanziario. L'obiettivo è dare all'Italia maggiore sovranità e strumenti per crescere, prima di una eventuale uscita dall'Eurozona.
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Documento citato:
Riacquisire Sovranità Monetaria ed Economica in Italia: Analisi Comparata e Proposte Operative
Di Marco Saba e Gianmario Ferramonti, CISM, 19 giugno 2025
Ne parleremo qui:

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