venerdì 6 giugno 2025

Keynes, Weimar e il Bilanciamento Quantitativo

Keynes, Weimar e il Bilanciamento Quantitativo: Perché un controllo pubblico della moneta è essenziale



Durante la Repubblica di Weimar (1919-1933), la Reichsbank , pur essendo formalmente una banca centrale semi-privata, fu costretta a finanziare i debiti di guerra tedeschi attraverso la creazione incontrollata di moneta, causando l’iperinflazione del 1921-1923. Questo disastro economico, descritto da Keynes nel Trattato sulla Riforma Monetaria (1923), dimostrò i rischi di un sistema in cui la creazione di moneta è influenzata da pressioni politiche senza un controllo pubblico trasparente. La Reichsbank, pur non essendo completamente indipendente, agì in modo speculativo, stampando marchi per coprire il deficit statale, mentre i benefici del signoraggio restavano in parte nelle mani di entità private o semi-pubbliche. Il risultato fu catastrofico: i prezzi raddoppiavano ogni giorni, il potere d’acquisto dei cittadini evaporava, e la fiducia nel sistema monetario crollò (4)(6)(9).

Keynes, pur non lodando il modello sovietico in toto, osservò che la Gosbank , la banca centrale dell’Unione Sovietica, riuscì a evitare l’iperinflazione nonostante le difficoltà economiche post-rivoluzionarie. A differenza della Reichsbank, la Gosbank era completamente pubblica e subordinata al governo, con la capacità di limitare la creazione di moneta in base alle esigenze reali dell’economia. Questo esempio, citato da Keynes, mostra come un controllo centralizzato e responsabile della moneta possa prevenire disastri causati da interessi privati o da una gestione irresponsabile.


Il legame con il Bilanciamento Quantitativo

La proposta di BQ si inserisce in questa tradizione di pensiero: essa riconosce che la creazione di moneta non può essere lasciata alla discrezionalità delle banche private, ma deve essere trasparente, tracciabile e legata al bene comune. Il QB propone di:

  1. Riclassificare i depositi bancari come passività dello Stato , separando la proprietà dei fondi dei cittadini da quella delle banche. Questo evita che le banche utilizzino i depositi per attività speculative, come accadde a Weimar, e garantisce che la moneta creata rimanga un bene pubblico .
  2. Destinare il signoraggio allo Stato , tramite pagamenti obbligatori da parte delle banche. In questo modo, i benefici della creazione di moneta finanziano servizi pubblici, evitando il rischio di privatizzare i profitti e socializzare i costi, come avvenne in Germania negli anni ’20 .
  3. Creare un equilibrio di Nash tra banche, Stato e depositanti , dove nessun attore ha incentivo a deviare dalle regole. Le banche mantengono il ruolo di intermediazione creditizia, ma sotto un controllo trasparente; lo Stato raccoglie il signoraggio e garantisce la stabilità; i depositanti conservano la proprietà dei loro fondi, riducendo il rischio di corsa agli sportelli .

Perché Keynes avrebbe appoggiato il QB

Keynes, nella sua critica al Trattato di Versailles (Le conseguenze economiche della pace , 1919), denunciò come le riparazioni di guerra esagerate avessero spinto la Germania verso la creazione incontrollata di moneta, distruggendo l’economia e la società (2).

 Egli sosteneva che la stabilità monetaria richiede un equilibrio tra politica fiscale e controllo della massa monetaria. Il QB incarna questa visione, trasferendo il controllo della moneta a un’autorità pubblica (la Tesoreria) e rendendo esplicito il rapporto tra creazione di moneta e benefici per la collettività.

Inoltre, il confronto tra Weimar e l’URSS, citato da Keynes, mostra che un sistema pubblico non è necessariamente peggiore di uno privato: la chiave è la trasparenza e la responsabilità . Il QB va oltre il modello sovietico, integrando la trasparenza contabile e la tecnologia blockchain per garantire che ogni transazione sia tracciabile, evitando abusi come quelli della Reichsbank o della Gosbank (5)(7)(9).


Dal disastro di Weimar a un sistema più giusto

L’esempio di Weimar dimostra i pericoli di un sistema ibrido, dove banche semi-private creano moneta senza un controllo pubblico efficace. Il confronto con l’URSS, invece, suggerisce che un controllo centralizzato, se ben gestito, può evitare iperinflazioni. Il Bilanciamento Quantitativo propone una via intermedia: una moneta creata in modo trasparente, con benefici redistribuiti alla società, e con regole chiare che vincolano banche e Stato a collaborare per la stabilità sistemica.

Come scrisse Keynes: “La finanza deve tornare al servizio della persona, non il contrario” . Il QB è un passo in questa direzione, trasformando la moneta da strumento di speculazione a bene comune, come insegnava San Francesco d’Assisi, e come auspicato da Keynes nei suoi scritti più visionari (4).



Riferimenti

  • Keynes, J.M. (1919). The Economic Consequences of the Peace .
  • Keynes, J.M. (1923). A Tract on Monetary Reform .
  • Saba, M. (2025). Solving the Conundrum of Banks' Cash Flow Statements (per dettagli sul QB) .
  • Hyperinflation in the Weimar Republic (Wikipedia, 2023) .

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