sabato 7 giugno 2025

Luigi Einaudi che direbbe del Bilanciamento Quantitativo?

 Luigi Einaudi, economista e statista italiano noto per il suo impegno nella difesa della stabilità monetaria, del pareggio di bilancio e della trasparenza finanziaria, avrebbe probabilmente accolto con interesse il Bilanciamento Quantitativo (QB) , pur avanzando alcune riserve critiche. La sua visione, fondata su principi di responsabilità fiscale, autonomia della banca centrale e separazione tra politica monetaria e finanza pubblica, trova punti di contatto con il QB, ma anche potenziali tensioni. 


1. Convergenze: Trasparenza e Responsabilità Fiscale

Einaudi fu un sostenitore convinto della trasparenza contabile e del controllo pubblico sulla moneta , come evidenziato dalla sua opposizione alla creazione di moneta per finanziare spese statali durante il suo mandato da Ministro del Bilancio (6). Il QB, separando i depositi bancari come passività dello Stato e rendendo esplicito il signoraggio, allinea le sue logiche ai valori einaudiani:

  • Riclassificazione dei depositi : Einaudi avrebbe apprezzato la chiarezza nel bilancio dello Stato, eliminando ambiguità che nascondono il ruolo pubblico della moneta. Come scrisse nell’interpretazione dell’Articolo 81 della Costituzione, un bilancio non bilanciato non è un vero bilancio: "Un bilancio il quale non soddisfi alla condizione del bilancio o pareggio fra le due quantità, può essere considerato un vero e proprio bilancio?" . Il QB risponde a questa esigenza, riconoscendo esplicitamente il legame tra creazione monetaria e finanza pubblica.
  • Signoraggio trasparente : Einaudi criticò l’uso irresponsabile della moneta per coprire deficit statali. Il QB, riversando il profitto della creazione monetaria allo Stato sotto forma di pagamenti obbligatori (es. 10% del valore nominale), evita la privatizzazione del signoraggio e lo rende uno strumento di politica fiscale trasparente, in linea con il suo rigore metodologico .

2. Criticità: Sospetto verso l’aumento del potere statale

Einaudi, pur favorevole al controllo pubblico della moneta, era profondamente critico verso qualsiasi concentrazione di potere che potesse compromettere la stabilità monetaria. Il QB, affidando alla Tesoreria lo status di creditore dei depositi, potrebbe sollevare perplessità:

  • Rischio di abuso statale : Einaudi, in quanto liberale, temeva che un sistema centralizzato potesse portare a un uso politico della moneta. Nella sua visione, la Banca d’Italia doveva essere autonoma per evitare pressioni governative inflazionistiche . Il QB, pur introducendo regole chiare (es. Nash Equilibrium), richiede meccanismi di supervisione rigorosi per prevenire deviazioni, tema su cui Einaudi avrebbe probabilmente insistito [[Annex 4]].
  • Dipendenza dalla tecnologia : L’integrazione della blockchain (es. WAVES-NG) nel QB, pur aumentando la tracciabilità, potrebbe apparire a Einaudi una soluzione tecnologica insufficiente senza un contesto istituzionale forte. Egli riteneva che la stabilità monetaria dipendesse prima di tutto da principi etici e disciplina fiscale, non solo da strumenti tecnici .

3. Allineamento con la Stabilità Monetaria

Einaudi fu un fautore della stabilità dei prezzi e dell’indipendenza della banca centrale, come dimostrato dal suo ruolo nella ricostruzione post-bellica e nella promozione del "miracolo economico" italiano (9). Il QB contribuisce a questo obiettivo:

  • Riduzione del rischio sistemico : Separando i depositi come debiti pubblici, il QB elimina la speculazione bancaria sui fondi dei cittadini, riducendo il rischio di crisi finanziarie. Einaudi, che denunciò la finanziarizzazione dell’economia, avrebbe visto in questa misura un passo verso una finanza al servizio della produzione reale [[5.3.1]].
  • Equilibrio di Nash : Il QB crea un equilibrio strategico tra banche, Stato e depositanti, dove nessun attore ha incentivo a deviare. Questo modello riflette l’attenzione einaudiana alla stabilità sistemica, purché accompagnato da regole chiare e imparziali [[3.4]].

4. Divergenze: Sospetto verso il finanziamento indiretto dello Stato

Einaudi si oppose fermamente all’uso della moneta per finanziare il debito pubblico, come sottolineato nella sua critica al Trattato di Versailles e alle politiche inflazionistiche di Weimar (1). Il QB, pur trasferendo il signoraggio allo Stato, potrebbe rischiare di legittimare un rapporto più stretto tra creazione monetaria e spesa pubblica:

  • Rischio inflazionistico : Einaudi avrebbe probabilmente temuto che il QB, se mal applicato, possa incentivare un aumento della massa monetaria per coprire deficit. Per evitarlo, avrebbe richiesto limiti rigorosi al tasso di signoraggio (es. 10%) e una supervisione indipendente, come quella proposta nell’Annex 4 del paper [[Annex 4]].
  • Autonomia della Banca Centrale : Il QB non tocca direttamente il ruolo della banca centrale, ma Einaudi avrebbe probabilmente insistito sull’indipendenza di quest’ultima per prevenire interferenze politiche nella politica monetaria .

5. Conclusione: Un Einaudi "QB-friendly" con Riserve

Einaudi avrebbe riconosciuto nel QB un tentativo innovativo di riformare il sistema finanziario, allineandolo ai principi di trasparenza e responsabilità fiscale che egli stesso promosse. Tuttavia, avrebbe avanzato riserve sull’effettiva capacità del sistema di resistere alle pressioni politiche e sull’equilibrio tra controllo pubblico e autonomia monetaria. In sintesi:

  • Apprezzamento : La riclassificazione dei depositi, la redistribuzione del signoraggio e la riduzione del rischio sistemico riflettono i valori einaudiani di rigore e chiarezza.
  • Criticità : Richiederebbe garanzie istituzionali più forti per evitare abusi dello Stato e mantenere l’indipendenza della politica monetaria.

Come scrisse nel 1947: "La finanza pubblica deve essere il riflesso sincero delle scelte politiche, non un artificio contabile" . Il QB, se implementato con prudenza, potrebbe realizzare questa visione, ma richiede un contesto istituzionale solido per evitare derive autoritarie o inflazionistiche.


Riferimenti

  • Einaudi, L. (1947). Sulla interpretazione dell'articolo 81 della Costituzione .
  • Saba, M. (2025). Solving the Conundrum of Banks' Cash Flow Statements (per dettagli sul QB) .
  • Fondazione Luigi Einaudi (2024). L’attualità dell’insegnamento di Luigi Einaudi .
  • Annex 4 del paper: Nash Equilibrium Dynamics (per il contesto istituzionale).

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