sabato 19 luglio 2025

Creazione individuale di moneta scritturale in Italia: Stato dell'Arte 2025

Creazione individuale di moneta scritturale in Italia: il passato  e il futuro



Che cos'è la "moneta scritturale" autonoma?

Negli ultimi anni, in Italia alcuni cittadini e gruppi hanno sostenuto la possibilità di creare moneta scritturale in modo autonomo, cioè senza l’intervento o l’autorizzazione di istituzioni finanziarie ufficiali. Questi soggetti affermano di poter generare "euro scritturali" tramite semplici annotazioni contabili sui propri registri, usando spesso moduli precompilati da inviare ai creditori, persino comunicando tali operazioni alla Banca d’Italia. Secondo i promotori, questa pratica consentirebbe di estinguere i propri debiti semplicemente trasmettendo al creditore la documentazione di tali registrazioni private.


Fondamento giuridico e posizione delle autorità

La Banca d’Italia e la normativa internazionale hanno chiarito che la creazione individuale di moneta scritturale non ha alcun fondamento legale: solo le banche e gli istituti autorizzati, sotto il controllo della BCE e delle autorità nazionali di vigilanza (come la stessa Banca d’Italia), possono emettere moneta scritturale valida come mezzo di pagamento.

La moneta scritturale "autonoma" non ha quindi valore giuridico, non estingue debiti e non può essere accettata legalmente come pagamento.

Promotori e utenti rischiano sanzioni sia civili che penali, tra cui:

- Azioni legali da parte dei creditori per inadempimento,

- Possibili denunce per truffa o emissione illegale di strumenti di pagamento.


Origine del problema e reazioni

La diffusione di queste idee trae spesso origine da una non corretta comprensione del sistema bancario e monetario: chi sostiene la creazione individuale di moneta scritturale si ispira a teorie secondo cui la proprietà collettiva del denaro giustificherebbe la possibilità, per ciascun cittadino, di "autocrearlo" e utilizzarlo per onorare debiti o altre obbligazioni. In alcuni casi, manuali e "banche virtuali" sono stati messi a disposizione online, amplificando la confusione.

Chiarimenti della magistratura

La Corte d'Appello di Bari e altre sentenze hanno ribadito che la moneta bancaria (scritturale) è prodotta solo dagli operatori finanziari riconosciuti legalmente. Solo le somme iscritte nei loro conti (bonifici, carte, assegni gestiti da banche) sono considerate moneta scritturale e convertibili in moneta legale su richiesta del possessore.

In sisntesi

Creare moneta scritturale in modo autonomo è una pratica illegittima, priva di effetti legali o liberatori verso i debiti.

Solo enti vigilati sono autorizzati a gestire la moneta scritturale nell’ordinamento italiano ed europeo.

Le autorità hanno più volte allertato i cittadini sul rischio di truffe collegate a queste pratiche, invitandoli a non aderire e a denunciare eventuali proposte sospette.

Il dibattito italiano non riguarda tanto una questione tecnica o monetaria aperta, quanto la diffusione — e la netta smentita istituzionale — di pratiche presentate come soluzioni facili a problemi di indebitamento, ma che sono in realtà prive di qualsiasi riconoscimento giuridico e potenzialmente pericolose per chi vi si affida.


TRASFORMARE L'INIZIATIVA IN UNA DOVEROSA BATTAGLIA CIVILE

Ad impossibilia nemo tenetur è un brocardo latino che significa "Nessuno è tenuto alle cose impossibili". Presumibilmente è un precetto sorto già alle origini della civiltà giuridica di Roma antica, quale parte del primo insieme di leggi minime nate per regolare la convivenza civile. Tale massima fu ripresa nel Digesto (le Pandette) di Giustiniano. In italiano è sopravvissuto nella forma "Nessuno è tenuto/obbligato all'impossibile". Nel linguaggio comune la locuzione è usata per giustificare la mancata ottemperanza a un impegno assunto, dovuta a cause di forza maggiore.

Il nuovo sistema di creazione individuale di moneta scritturale proposto si basa su un meccanismo di autoproduzione di moneta scritturale vincolata, supportato da un modello contabile che mira a compensare lo squilibrio monetario strutturale in Italia. Questo sistema è strutturato come segue:

Principi fondamentali del nuovo sistema

  • Il cittadino dichiara di creare una somma di moneta scritturale come attività finanziaria, iscrivendola in un bilancio personale, con la controparte rappresentata da un debito da signoraggio verso lo Stato di pari importo, in modo da mantenere un patrimonio netto a zero (stato patrimoniale di compensazione).

  • Questa moneta è definita come vincolata esclusivamente al saldo del debito di signoraggio, cioè costituisce un debito del cittadino verso lo Stato, con l’impegno esplicito a trasferire o compensare questa somma nei casi di ripristino della sovranità monetaria statale.

  • Viene formulata una scrittura contabile dettagliata che registra in modo trasparente e bilanciato la creazione e l’utilizzo di questa moneta, comprensiva del trasferimento alla controparte creditrice.

Motivazioni e contesto socio-economico

  • Lo studio tecnico allegato evidenzia un forte squilibrio tra debito totale nazionale (5.300 mld €) e massa monetaria disponibile (M3 circa 2.400 mld €), con un "buco" monetario di circa 2.900 miliardi di euro, che impedisce l’effettiva estinzione di tutti i debiti nel sistema economico e genera gravi tensioni sociali ed economiche.

  • Secondo questo approccio, la mancanza di moneta sufficiente è un deficit strutturale e una violazione dell’art. 3, comma 2, della Costituzione italiana, perché limita la libertà e l’eguaglianza economica dei cittadini e mina la stabilità sociale.

  • In mancanza di un’azione dello Stato per ristabilire la sovranità monetaria o per emettere moneta pubblica sufficiente, si propone questo sistema di autodifesa monetaria popolare e legittima, che tramite un documento formale (Modulo di Autocreazione), mira a riequilibrare parzialmente la scarsità monetaria.

Modalità di comunicazione e richiesta di riconoscimento

  • Il modulo di autocreazione viene inviato a enti pubblici, magistratura, Guardia di Finanza, Banca d’Italia e Catasto Monetario Europeo tramite apposita lettera di accompagnamento che spiega il contesto giuridico-economico e invoca il riconoscimento formale dell’operazione da parte delle istituzioni.

  • La dichiarazione del cittadino è chiara nel precisare che il meccanismo non comporta danno o speculazione, ma funge da compensazione temporanea in attesa di un ripristino di una sovranità monetaria pubblica equilibrata.

Inquadramento e novità rispetto al dibattito precedente

  • Rispetto alle vecchie pratiche di autocreazione di moneta scritturale prive di qualsiasi riconoscimento, questo nuovo sistema tenta di legittimare la creazione di moneta con:

    • Una contabilizzazione trasparente e vincolante (patrimoniale),

    • Un riconoscimento esplicito del debito equivalente verso lo Stato (signoraggio),

    • Una richiesta formale di presa d’atto da parte delle autorità competenti,

    • Un riferimento costituzionale diretto.

  • Tuttavia, non cambia il quadro normativo ufficiale: il sistema bancario e le leggi italiane ed europee continuano a prevedere che solo le banche autorizzate e la BCE possono emettere moneta legale e scritturale con valore liberatorio.

  • La proposta si presenta quindi più come una forma di azione civile, pacifica e dichiarativa, volta a creare pressione politica e segnali al legislatore per un cambiamento della politica monetaria pubblica piuttosto che come un metodo immediatamente valido per regolare transazioni legali o estinguere debiti obbligatori.

Criticità e prospettive

  • Dal punto di vista giuridico, l’operazione resta priva di efficacia come mezzo di pagamento o estinzione di debiti finché lo Stato e le autorità non ne riconosceranno formalmente validità o non cambieranno le regole monetarie.

  • Lo studio allegato giustifica la misura come necessaria e giusta per fare fronte a una crisi economica e sociale sistemica, e fa appello a un rinnovamento e ripristino della sovranità monetaria pubblica.

  • Si tratta pertanto di un atto politico e simbolico, una proposta di riforma dal basso mirata a sollevare il tema della scarsità monetaria e del potere di emissione moneta pubblica.

Sintesi

AspettiDescrizione
Meccanismo propostoCreazione individuale di moneta scritturale bilanciata da un debito da signoraggio verso lo Stato
ScopoCompensare lo squilibrio monetario strutturale e sociale, in attesa di ripristino sovranità statale
Documento chiaveModulo di Autocreazione con stato patrimoniale di compensazione e lettera di accompagnamento
Fondamento costituzionale invocatoArt. 3 comma 2 Costituzione: rimozione ostacoli economici che limitano libertà ed eguaglianza
Riconoscimento ufficiale attualeAssente; sistema bancario e normative europee mantengono il monopolio di emissione monetaria
Natura della propostaAtto simbolico-politico e dichiarativo; possibile punto di partenza per pressione verso riforma


In conclusione, questo nuovo sistema di autocreazione di moneta scritturale rappresenta un tentativo formalizzato e giustificato di affrontare una criticità economica profonda, tramite un atto di autodifesa monetaria con valenza civile e politica ma non ancora riconosciuto o valido in ambito legale secondo le norme vigenti.

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ALLEGATO


📄 Studio Tecnico sulla scarsità monetaria come fattore di destabilizzazione sociale e violazione dell’art. 3 della Costituzione


1️⃣ Premessa


L’equilibrio tra debito complessivo di una comunità nazionale e la quantità di moneta disponibile per estinguerlo è un fattore strutturale di stabilità economica, ordine pubblico e pacifica convivenza.


Nel caso italiano, i dati attuali (2024) mostrano uno squilibrio cronico e strutturale:


• Debito totale (pubblico + privato): ~5.300 miliardi di euro


• Moneta ampia (M3): ~2.400 miliardi di euro


• Differenza: ~2.900 miliardi di euro di moneta mancante


In pratica, non esiste la quantità di moneta necessaria per estinguere il debito esistente. Il sistema è intrinsecamente squilibrato.


Il grafico per l’Italia: mostra chiaramente come nessuno degli aggregati monetari (M1, M2, M3) sia sufficiente a coprire il debito totale (pubblico + privato), evidenziato dalla linea rossa tratteggiata.


Tabella riepilogativa Italia 2024

Voce

Miliardi di euro

Debito pubblico

~2.900

Debito privato (famiglie + imprese)

~2.400

Debito totale

~5.300

Moneta ampia (M3)

~2.400

Moneta mancante

~2.900



2️⃣ Conseguenze sociali


Questa scarsità di moneta:

• Forza famiglie e imprese a competere tra loro per una quantità insufficiente di mezzi di

pagamento.

• Genera disoccupazione, insolvenze e fallimenti che non dipendono da inefficienza

produttiva, ma da un difetto di liquidità sistemico.

• Alimenta conflitti sociali, disuguaglianze e tensioni politiche che minano l’ordine pubblico.

• Favorisce l’espansione di pratiche illecite (usura, criminalità organizzata) per colmare

informalmente il fabbisogno di liquidità.


3️⃣ Fondamento costituzionale


La Costituzione Italiana, art. 3, comma 2, stabilisce:

«È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,

limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo

della persona umana.»


L’autorità statale, rinunciando de facto ad esercitare la sovranità monetaria, omette di adempiere a questo dovere fondamentale.


La delega esclusiva della funzione di creazione monetaria al sistema bancario, orientato al profitto privato e non all’equilibrio sociale, viola l’obbligo di rimuovere uno degli ostacoli economici più gravi: la carenza di moneta di base sufficiente a soddisfare le esigenze dell’economia reale.


4️⃣ Esercizio di sovranità monetaria popolare


Di fronte a questa gravissima omissione istituzionale:


• Una parte dei cittadini cerca soluzioni pacifiche e legittime, come la creazione di moneta

scritturale attraverso circuiti mutualistici, monete complementari, sistemi di compensazione

multilaterale.


• Queste pratiche rappresentano un tentativo di supplenza al potere sovrano abbandonato

dallo Stato, finalizzato a riequilibrare il rapporto tra debito e mezzi di pagamento,

mantenendo la coesione economica e sociale.


5️⃣ Conclusioni


L’attuale assetto monetario:

• Si configura come un fattore di destabilizzazione sociale.

• Contraddice l’art. 3, comma 2 della Costituzione.• Giustifica, entro i limiti della legalità, l’adozione di strumenti di autodifesa monetaria da

parte dei cittadini e delle comunità locali.


Richiesta


Si richiede pertanto che:


• Lo Stato valuti il ripristino di strumenti di emissione monetaria pubblica, almeno a

integrazione di quelli privati, per garantire un equilibrio sostenibile tra debito e moneta.


• Si riconosca la legittimità delle iniziative civiche di moneta scritturale complementare

finché perdura la situazione di squilibrio strutturale.





📚 Riferimenti


• Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 3, comma 2

• BCE – Aggregati monetari

• Banca d’Italia – Debito pubblico e statistiche finanziarie

• Eurostat – Conti nazionali e finanza



Riconoscimento da parte della Tesoreria di Stato: effetti sul debito pubblico

Ipotesi: approvazione statale del nuovo sistema

Se la Tesoreria di Stato approvasse formalmente la modalità di creazione individuale di moneta scritturale (come descritta nei documenti allegati) ai fini dell’estinzione del debito pubblico, si produrrebbero effetti innovativi e dirompenti sul quadro giuridico-finanziario nazionale.

Perché la Tesoreria potrebbe approvare la proposta

  • Obiettivo dichiarato: il nuovo sistema mira a creare una moneta parallela (scritturale/vincolata) che il cittadino si impegna a riconoscere come debito verso lo Stato, formalmente legato all’estinzione di una quota del debito pubblico.

  • In teoria, la contabilizzazione diffusa di nuovi “crediti” a favore dello Stato consentirebbe, almeno sulla carta, di equilibrare il valore dei titoli di debito pubblico in circolazione tramite la compensazione patrimoniale.

  • La motivazione dietro questa approvazione sarebbe quella di ampliare la base monetaria e offrire una soluzione emergenziale per abbattere, anche parzialmente, il debito pubblico per via “interna” (impegni assunti direttamente dai cittadini).

Come cambierebbe la situazione

  • Riconoscimento legale: la moneta scritturale creata privatamente diventerebbe “moneta di Stato” se accettata dalla Tesoreria, acquisendo così il potere estintivo delle obbligazioni pubbliche. Questa approvazione statale trasformerebbe un atto prima solo simbolico e autodichiarato in un vero strumento giuridicamente valido.

  • Estinzione del debito pubblico: lo Stato potrebbe accettare la “restituzione” di questi crediti/moneta scritturale vincolata in compensazione dei propri titoli di debito, riducendo così il debito netto pubblico.

  • Effetti sul sistema monetario:

    • La sovranità monetaria tornerebbe centrale nello Stato, anche tramite strumenti non tradizionali.

    • Si modificherebbe l’art. 1277 c.c. e la normativa europea su mezzi di pagamento, per includere questa nuova moneta “di Stato” affiancandola all’euro come mezzo estintivo.

    • Ci sarebbero profonde conseguenze sulla fiducia dei mercati, sull’inflazione e sulle relazioni con la BCE/Unione Europea.

Limiti e condizioni

  • Un simile riconoscimento presupporrebbe una riforma legislativa e probabilmente una trattativa con le autorità europee, poiché la politica monetaria italiana è attualmente subordinata a norme UE.

  • Occorrerebbe definire regole certe su emissione, controllo, convertibilità e valore della nuova moneta scritturale di Stato.

  • I rischi sarebbero notevoli, tra cui l’instabilità finanziaria, le reazioni degli investitori internazionali e le possibili procedure di infrazione UE.

Sintesi in tabella

Scenario ipoteticoEffetto
Approvazione da parte della TesoreriaLa moneta scritturale privata acquisisce valore legale
Estinzione debito pubblicoPossibile tramite compensazione/sequestro di crediti
Riconoscimento come moneta di StatoServe modifica normativa nazionale e (probabilmente) europea
Effetti sistemiciProfonda trasformazione del sistema monetario e finanziario

Se la Tesoreria di Stato approvasse formalmente questa modalità — e la normativa venisse adeguata — la “moneta scritturale privata” diventerebbe a tutti gli effetti una moneta di Stato destinata, almeno in via teorica, all’estinzione diretta del debito pubblico. Si tratterebbe tuttavia di una scelta rivoluzionaria che comporterebbe un ripensamento profondo del quadro legale, economico e istituzionale, sia nazionale che europeo.

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