mercoledì 23 luglio 2025

L’urgenza di riformare l’articolo 1834: segregazione dei depositi e debiti da signoraggio

 

L’urgenza di riformare l’articolo 1834 del Codice Civile: segregazione dei depositi e debiti da signoraggio per un sistema monetario equo

Di Marco Saba. Per la rivista “Libertà nel Diritto” (pre-print)

Introduzione

L’articolo 1834 del Codice Civile italiano, introdotto nel 1942 durante il regime fascista, attribuisce alle banche la proprietà dei depositi, consentendo loro di utilizzarli come parte del proprio patrimonio. Questa norma, radicata nella narrativa dell’intermediazione finanziaria, è anacronistica alla luce della teoria della creazione di credito, che dimostra come le banche creino moneta ex novo attraverso i prestiti, senza utilizzare i depositi esistenti (Werner, 2016). In un’Italia che si proclama antifascista, la persistenza di una norma che rafforza il potere delle banche private e preclude la segregazione dei depositi rappresenta una contraddizione giuridica e politica. Questo articolo propone una riforma dell’articolo 1834 per introdurre la segregazione dei depositi e una nuova voce contabile, i “Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato”, per riequilibrare il sistema monetario nell’interesse pubblico.

La teoria della creazione di credito e la critica al sistema attuale

L’articolo 1834 si fonda sull’errata teoria dell’intermediazione finanziaria, secondo cui le banche raccolgono depositi e li prestano. Studi empirici, come quello di Werner (2016), dimostrano invece che le banche creano moneta ex novo quando concedono prestiti, attraverso una semplice annotazione contabile. Questa realtà smentisce sia la teoria dell’intermediazione finanziaria sia quella della riserva frazionaria, che per decenni hanno oscurato il vero funzionamento del sistema bancario.

La creazione di moneta da parte delle banche private solleva interrogativi sul regime fiscale: se le banche possono creare denaro dal nulla, perché lo Stato si affida alla tassazione o al debito pubblico, delegando il signoraggio (il profitto derivante dalla creazione di moneta) alle banche? L’articolo 1834, legittimando la proprietà dei depositi da parte delle banche, rafforza questo sistema, esponendo i depositanti a rischi in caso di fallimento bancario e perpetuando un potere bancario non necessario.

La segregazione dei depositi: protezione dei depositanti e stabilità finanziaria

Riformare l’articolo 1834 per prevedere la segregazione dei depositi, cioè il trattamento dei depositi come beni custoditi separatamente dal patrimonio della banca, non intaccherebbe la capacità delle banche di creare moneta. Come dimostrato da Werner, i prestiti non dipendono dai depositi esistenti, ma sono creati ex novo. La segregazione:

  • Protegge i depositanti: In caso di fallimento bancario, i depositi segregati non farebbero parte del patrimonio della banca, garantendo una protezione oltre i limiti del sistema di garanzia dei depositi (100.000 euro in UE).

  • Aumenta la trasparenza: Trattare i depositi come fondi custoditi renderebbe il sistema bancario più chiaro, riducendo il rischio di corse agli sportelli.

  • Non altera la creazione di credito: Le banche potrebbero continuare a creare moneta seguendo le indicazioni della Banca d’Italia e della BCE, senza modifiche sostanziali alle loro operazioni.

Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato: riequilibrare il sistema monetario

La segregazione dei depositi comporta la rimozione dei depositi dalle passività nel bilancio bancario, riducendo potenzialmente il patrimonio netto contabile. Per bilanciare questa perdita, si propone l’introduzione di una nuova voce contabile: “Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato”. Ogni volta che una banca crea moneta ex novo concedendo un prestito, genera un debito verso la Tesoreria, rappresentando il signoraggio dovuto per il privilegio di creare moneta. Questa misura:

  • Compensa le passività eliminate: I debiti da signoraggio sostituiscono i depositi come passività nel bilancio bancario, mantenendo il bilancio sostanzialmente invariato.

  • Trasferisce il signoraggio allo Stato: La creazione di “moneta legale” genera crediti fiscali per lo Stato, riducendo la necessità di tassazione o debito pubblico per finanziare la spesa pubblica.

  • Mantiene la stabilità finanziaria: Le banche possono continuare a creare credito, ma sotto un sistema che garantisce maggiore equità e controllo pubblico.

Implicazioni contabili e di vigilanza

La segregazione dei depositi richiederebbe una revisione delle pratiche contabili: i depositi segregati sarebbero registrati come fondi off-balance-sheet, mentre i debiti da signoraggio apparirebbero come passività nel bilancio bancario. Ciò potrebbe richiedere un adeguamento delle normative sulla capitalizzazione (es. Basilea III), ma non comprometterebbe la capacità delle banche di operare, poiché la creazione di moneta non dipende dai depositi.

La vigilanza bancaria, gestita dalla Banca d’Italia e dalla BCE, già valuta la qualità dei prestiti e delle garanzie, imponendo misure come la liquidazione coatta in caso di irregolarità. La segregazione dei depositi e l’introduzione dei debiti da signoraggio rafforzerebbero la trasparenza, riducendo la necessità di interventi discrezionali e aumentando la fiducia nel sistema bancario.

Compatibilità con l’eurozona

In un contesto europeo, la riforma dell’articolo 1834 e l’introduzione dei debiti da signoraggio richiederebbero un coordinamento con la BCE. Tuttavia, poiché la proposta riguarda principalmente la gestione dei depositi e la contabilità bancaria, può essere implementata a livello nazionale senza confliggere con le normative dell’eurozona. La BCE potrebbe vedere con favore una riforma che aumenta la stabilità finanziaria proteggendo i depositi.

Per concludere

L’articolo 1834 del Codice Civile, retaggio di un’epoca in cui le banche erano strumenti dello Stato fascista, è oggi incompatibile con la realtà della creazione di credito e con i principi di trasparenza e protezione dei depositanti. La segregazione dei depositi, accompagnata dall’introduzione dei “Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato”, rappresenta una riforma urgente per proteggere i depositanti, riequilibrare il sistema monetario e restituire allo Stato il controllo del signoraggio. In un’Italia antifascista, eliminare i retaggi normativi del passato e ridimensionare il potere delle banche private è un passo necessario per un sistema bancario più equo e trasparente.

Bibliografia

 per un sistema monetario equo

Di Marco Saba. Per la rivista “Libertà nel Diritto” (pre-print)

Introduzione

L’articolo 1834 del Codice Civile italiano, introdotto nel 1942 durante il regime fascista, attribuisce alle banche la proprietà dei depositi, consentendo loro di utilizzarli come parte del proprio patrimonio. Questa norma, radicata nella narrativa dell’intermediazione finanziaria, è anacronistica alla luce della teoria della creazione di credito, che dimostra come le banche creino moneta ex novo attraverso i prestiti, senza utilizzare i depositi esistenti (Werner, 2016). In un’Italia che si proclama antifascista, la persistenza di una norma che rafforza il potere delle banche private e preclude la segregazione dei depositi rappresenta una contraddizione giuridica e politica. Questo articolo propone una riforma dell’articolo 1834 per introdurre la segregazione dei depositi e una nuova voce contabile, i “Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato”, per riequilibrare il sistema monetario nell’interesse pubblico.

La teoria della creazione di credito e la critica al sistema attuale

L’articolo 1834 si fonda sull’errata teoria dell’intermediazione finanziaria, secondo cui le banche raccolgono depositi e li prestano. Studi empirici, come quello di Werner (2016), dimostrano invece che le banche creano moneta ex novo quando concedono prestiti, attraverso una semplice annotazione contabile. Questa realtà smentisce sia la teoria dell’intermediazione finanziaria sia quella della riserva frazionaria, che per decenni hanno oscurato il vero funzionamento del sistema bancario.

La creazione di moneta da parte delle banche private solleva interrogativi sul regime fiscale: se le banche possono creare denaro dal nulla, perché lo Stato si affida alla tassazione o al debito pubblico, delegando il signoraggio (il profitto derivante dalla creazione di moneta) alle banche? L’articolo 1834, legittimando la proprietà dei depositi da parte delle banche, rafforza questo sistema, esponendo i depositanti a rischi in caso di fallimento bancario e perpetuando un potere bancario non necessario.

La segregazione dei depositi: protezione dei depositanti e stabilità finanziaria

Riformare l’articolo 1834 per prevedere la segregazione dei depositi, cioè il trattamento dei depositi come beni custoditi separatamente dal patrimonio della banca, non intaccherebbe la capacità delle banche di creare moneta. Come dimostrato da Werner, i prestiti non dipendono dai depositi esistenti, ma sono creati ex novo. La segregazione:

  • Protegge i depositanti: In caso di fallimento bancario, i depositi segregati non farebbero parte del patrimonio della banca, garantendo una protezione oltre i limiti del sistema di garanzia dei depositi (100.000 euro in UE).

  • Aumenta la trasparenza: Trattare i depositi come fondi custoditi renderebbe il sistema bancario più chiaro, riducendo il rischio di corse agli sportelli.

  • Non altera la creazione di credito: Le banche potrebbero continuare a creare moneta seguendo le indicazioni della Banca d’Italia e della BCE, senza modifiche sostanziali alle loro operazioni.

Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato: riequilibrare il sistema monetario

La segregazione dei depositi comporta la rimozione dei depositi dalle passività nel bilancio bancario, riducendo potenzialmente il patrimonio netto contabile. Per bilanciare questa perdita, si propone l’introduzione di una nuova voce contabile: “Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato”. Ogni volta che una banca crea moneta ex novo concedendo un prestito, genera un debito verso la Tesoreria, rappresentando il signoraggio dovuto per il privilegio di creare moneta. Questa misura:

  • Compensa le passività eliminate: I debiti da signoraggio sostituiscono i depositi come passività nel bilancio bancario, mantenendo il bilancio sostanzialmente invariato.

  • Trasferisce il signoraggio allo Stato: La creazione di “moneta legale” genera crediti fiscali per lo Stato, riducendo la necessità di tassazione o debito pubblico per finanziare la spesa pubblica.

  • Mantiene la stabilità finanziaria: Le banche possono continuare a creare credito, ma sotto un sistema che garantisce maggiore equità e controllo pubblico.

Implicazioni contabili e di vigilanza

La segregazione dei depositi richiederebbe una revisione delle pratiche contabili: i depositi segregati sarebbero registrati come fondi off-balance-sheet, mentre i debiti da signoraggio apparirebbero come passività nel bilancio bancario. Ciò potrebbe richiedere un adeguamento delle normative sulla capitalizzazione (es. Basilea III), ma non comprometterebbe la capacità delle banche di operare, poiché la creazione di moneta non dipende dai depositi.

La vigilanza bancaria, gestita dalla Banca d’Italia e dalla BCE, già valuta la qualità dei prestiti e delle garanzie, imponendo misure come la liquidazione coatta in caso di irregolarità. La segregazione dei depositi e l’introduzione dei debiti da signoraggio rafforzerebbero la trasparenza, riducendo la necessità di interventi discrezionali e aumentando la fiducia nel sistema bancario.

Compatibilità con l’eurozona

In un contesto europeo, la riforma dell’articolo 1834 e l’introduzione dei debiti da signoraggio richiederebbero un coordinamento con la BCE. Tuttavia, poiché la proposta riguarda principalmente la gestione dei depositi e la contabilità bancaria, può essere implementata a livello nazionale senza confliggere con le normative dell’eurozona. La BCE potrebbe vedere con favore una riforma che aumenta la stabilità finanziaria proteggendo i depositi.

Per concludere

L’articolo 1834 del Codice Civile, retaggio di un’epoca in cui le banche erano strumenti dello Stato fascista, è oggi incompatibile con la realtà della creazione di credito e con i principi di trasparenza e protezione dei depositanti. La segregazione dei depositi, accompagnata dall’introduzione dei “Debiti da signoraggio verso Tesoreria di Stato”, rappresenta una riforma urgente per proteggere i depositanti, riequilibrare il sistema monetario e restituire allo Stato il controllo del signoraggio. In un’Italia antifascista, eliminare i retaggi normativi del passato e ridimensionare il potere delle banche private è un passo necessario per un sistema bancario più equo e trasparente.

Bibliografia

Nessun commento:

Posta un commento