Cronologia dettagliata degli eventi
Questa cronologia è basata sulle informazioni fornite nel testo La Sciagura Babilonese e potrebbe non essere completa o completamente accurata a causa della natura frammentaria delle fonti.
III Millennio a.C.
- Inizio del III Millennio a.C.: Nascita delle città-stato sumere e sviluppo di un sistema monetario basato sui templi, dove l'unità di scambio era determinata dal volere del dio locale e registrata sui registri del tempio. (Capitolo II)
- Intorno al 2350 a.C.: Hammurabi, re di Babilonia, emana il suo codice di leggi, che include la legge numero 7, volta a reprimere la manipolazione privata dell'unità di scambio. Questa legge suggerisce che i principi di creazione di moneta privata tramite ricevute contro depositi di valore presso persone di "reputazione" erano già noti. (Capitolo II e IV)
II Millennio a.C.
- Intorno al 1570-950 a.C.: Il potere monetario internazionale inizia a influenzare gli eventi politici. L'uso e l'abuso della moneta ad anello durante il regno del faraone Pepi II (VI dinastia) potrebbero aver contribuito al collasso del governo reale in Egitto. (Capitolo III)
- Intorno al 1500 a.C.: I Fenici, esperti navigatori e commercianti, iniziano a diffondere l'uso della moneta d'argento nel Mediterraneo. (Capitolo IV)
I Millennio a.C.
- VIII-VI secolo a.C.: Sviluppo dell'industria mineraria in Europa, con conseguente aumento dell'afflusso di argento sui mercati del Vicino Oriente. L'argento diventa un mezzo di pagamento effettivo a tutti i livelli di transazione. (Capitolo V)
- VIII-VII secolo a.C.: I mercanti-cambiavalute babilonesi iniziano a esercitare un controllo crescente sul sistema monetario internazionale. Il loro potere deriva dalla loro capacità di manipolare l'offerta di argento, creando un sistema di credito basato sulle loro riserve di metallo prezioso. (Capitolo VI)
- VII secolo a.C.: Pheidon, re di Argo, introduce la moneta d'argento ad Egina e un sistema standardizzato di pesi e misure nel Peloponneso. (Capitolo XI e XII)
- VII-VI secolo a.C.: In Lidia vengono emesse le prime monete private in elettro, segno del crescente potere dei mercanti-cambiavalute. L'Assiria, bisognosa di armi, è costretta ad accettare le condizioni di pagamento imposte dai mercanti-cambiavalute lidi. (Capitolo VII)
- VI secolo a.C.: Licurgo introduce le sue leggi a Sparta, vietando la circolazione di moneta in metalli preziosi e istituendo un sistema monetario basato su barre di ferro. Questo sistema mira a preservare la coesione sociale e a prevenire l'accumulo di ricchezza individuale. (Capitolo XII)
- IV secolo a.C.: La maggior parte degli stati greci, inclusa Sparta, cede alla pressione dei mercanti-cambiavalute e adotta la moneta d'argento come mezzo di scambio principale. (Capitolo XI)
Epoca Romana
- III secolo a.C.: L'espansione romana porta all'istituzione di un sistema monetario basato sull'argento, influenzato dai mercanti-cambiavalute. Si sviluppa un sistema bancario simile a quello moderno, con un'ampia circolazione di assegni e deleghe di pagamento. (Capitolo XIII)
- I secolo a.C.: Il senatore romano Lucio Flacco tenta di limitare il flusso di metalli preziosi verso est, ma viene ostacolato dai mercanti-cambiavalute. (Capitolo XIII)
XVI secolo d.C.
- 1593 d.C.: L'arrivo dei marrani spagnoli e portoghesi nei Paesi Bassi contribuisce al crescente potere dei mercanti-cambiavalute, che controllano il commercio internazionale di metalli preziosi. (Capitolo VIII)
XVII secolo d.C.
- XVII secolo: Guglielmo III d'Inghilterra, salito al trono grazie alle macchinazioni dei mercanti-cambiavalute di Amsterdam, concede loro la creazione della Banca d'Inghilterra, un'istituzione apparentemente statale ma in realtà controllata dai mercanti-cambiavalute. (Capitolo XIV)
Personaggi principali
Hammurabi: Re di Babilonia (circa 2350 a.C.), famoso per il suo codice di leggi, tra cui la legge numero 7, volta a reprimere la manipolazione privata dell'unità di scambio.
Fenici: Popolo di abili navigatori e mercanti che ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione della moneta d'argento nel Mediterraneo a partire dal 1500 a.C. circa.
Pheidon: Re di Argo (VII secolo a.C.), che ha introdotto la moneta d'argento ad Egina e un sistema standardizzato di pesi e misure nel Peloponneso.
Licurgo: Legislatore spartano (VI secolo a.C.), che ha introdotto un sistema monetario basato su barre di ferro per prevenire l'accumulo di ricchezza individuale e preservare la coesione sociale.
Mercanti-cambiavalute babilonesi: Gruppo di mercanti che ha gradualmente acquisito il controllo del sistema monetario internazionale a partire dall'VIII-VII secolo a.C., sfruttando la loro capacità di manipolare l'offerta di argento e di creare credito basato sulle loro riserve di metallo prezioso.
Lucio Flacco: Senatore romano (I secolo a.C.) che ha tentato di limitare il flusso di metalli preziosi verso est, scontrandosi con l'opposizione dei mercanti-cambiavalute.
Marrani spagnoli e portoghesi: Ebrei sefarditi convertiti al cristianesimo che, a seguito della loro espulsione dalla penisola iberica, si sono stabiliti nei Paesi Bassi nel XVI secolo, contribuendo al crescente potere dei mercanti-cambiavalute.
Guglielmo III d'Inghilterra: Re d'Inghilterra (XVII secolo), salito al trono grazie all'appoggio dei mercanti-cambiavalute di Amsterdam. In cambio del loro sostegno, ha concesso la creazione della Banca d'Inghilterra, un'istituzione apparentemente statale ma in realtà controllata dai mercanti-cambiavalute.
Amschel Rothschild: Fondatore della dinastia bancaria Rothschild (XVIII secolo), famoso per la frase: "Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importerà di chi fa le sue leggi".
Personaggi menzionati:
- Pepi II (Faraone d'Egitto)
- Alyatte (Re di Lidia)
- Creso (Re di Lidia)
- Sadyattes (Mercante Lidio)
- Solone (Legislatore Ateniese)
- Alessandro Magno
- Cicerone (Oratore e politico romano)
- Augusto (Primo imperatore romano)
Cronologia degli Eventi
1694: Fondazione della Banca d'Inghilterra. William Paterson, il fondatore, introduce il sistema di emissione di moneta basato sul prestito, segnando l'inizio dell'era dell'usura.
Inizio del XIX secolo: John Adams riconosce l'ignoranza sulla moneta, il credito e la circolazione come la causa principale dei difetti del governo americano.
1862: Pubblicazione dell'Hazard Circular, che rivela l'intenzione dei capitalisti europei di utilizzare il debito di guerra per manipolare la circolazione monetaria e impedire la circolazione dei greenbacks.
XX secolo: Il romanticismo permea la cultura del Novecento, ma manca la consapevolezza filosofica e scientifica per risolvere i grandi problemi dell'epoca.
1971: Fine degli accordi di Bretton Woods. L'abolizione della convertibilità del dollaro in oro dimostra l'inutilità della riserva aurea e conferma la natura convenzionale del valore monetario.
1993: Giacinto Auriti pubblica "L'ordinamento internazionale del sistema monetario", introducendo la teoria del "valore indotto" della moneta.
1995: Il senatore Natali presenta il disegno di legge "Proprietà popolare della moneta" al Senato italiano.
2000: Il Tribunale di Chieti emette un'ordinanza che riconosce la legittimità del SIMEC, una moneta alternativa basata sul principio della proprietà popolare.
2001: Il SIMEC viene pubblicato sul Catalogo euro-unificato della moneta italiana.
Anni 2000: Introduzione dell'euro. L'articolo 107 del Trattato di Maastricht vieta l'interferenza degli Stati membri con la Banca Centrale Europea (BCE) nella fase di emissione, creando una situazione analoga a quella dell'Argentina con la Federal Reserve.
Crisi della FIAT: La mancanza di liquidità, causata dalla perdita di controllo sulla Banca d'Italia e dalla politica di rarefazione monetaria della BCE, contribuisce alla crisi della FIAT.
Crisi Argentina: La Federal Reserve esige il pagamento dei debiti argentini, dimostrando il potere dei "Damocle pro tempore" che controllano le banche centrali e la fragilità del sistema monetario internazionale.
Personaggi Principali
Giacinto Auriti: Economista italiano e professore di Diritto Internazionale, noto per la sua teoria del "valore indotto" della moneta. Auriti sostiene che il valore della moneta è creato dalla collettività che l'accetta e non dalla banca che la emette. Propone la "proprietà popolare della moneta" come soluzione per restituire ai cittadini il controllo del sistema monetario.
Ezra Pound: Poeta e intellettuale americano, considerato uno degli economisti eretici. Pound critica il sistema monetario internazionale basato sull'usura e riconosce l'importanza di comprendere la natura della moneta, del credito e della circolazione.
William Paterson: Fondatore della Banca d'Inghilterra nel 1694. Introduce il sistema di emissione di moneta basato sul prestito, trasformando i cittadini da proprietari a debitori della propria moneta.
John Adams: Secondo Presidente degli Stati Uniti d'America. Riconosce l'ignoranza sulla moneta come la causa principale dei difetti del governo americano all'inizio del XIX secolo.
Carlo Marx: Filosofo, economista e sociologo tedesco. Nel suo libro "Il Capitale", denuncia la truffa del sistema bancario che si appropria del valore creato dalla collettività emettendo moneta come prestito.
Umberto Agnelli: Imprenditore italiano e presidente della FIAT. Evidenzia l'importanza delle strategie monetarie nella crisi della FIAT, sottolineando la mancanza di liquidità causata dal sistema bancario internazionale.
Silvio Berlusconi: Presidente del Consiglio italiano. Promette di ridurre le tasse e gli sprechi fiscali, ma Auriti lo critica per non aver affrontato il problema del debito pubblico causato dall'emissione di moneta come prestito.
Wim Duisenberg: Primo presidente della Banca Centrale Europea. Viene paragonato a "Damocle pro tempore" per il suo potere di far precipitare la spada del debito sui paesi europei, come avvenuto con l'Argentina.
Alan Greenspan: Presidente della Federal Reserve americana. Viene accusato di aver causato la crisi argentina esigendo il pagamento dei debiti non dovuti, dimostrando il potere dei "Damocle pro tempore" che controllano le banche centrali.
Lord Bennet: Banchiere inglese, citato da Auriti come esempio della superiorità culturale (non morale) dei grandi usurai. Afferma che per battere il fascismo sarebbero bastati cinque anni, mentre per battere Napoleone ce ne erano voluti venti.
Alberto De Stefani: Ministro del Tesoro del primo governo fascista. Critica la "quota 90", la rivalutazione della lira voluta da Mussolini, per aver causato il fallimento di molte imprese e aver indebolito l'Italia in vista della guerra.
Senatore Natali: Promotore del disegno di legge "Proprietà popolare della moneta" al Senato italiano nel 1995.
Bibliografia sulla questione contabile bancaria
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